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Canzoni contro la guerra: Grandola vila morena

Creato il 09 agosto 2010 da Fabry2010

di Antonio Sparzani

Canzoni contro la guerra: Grandola vila morena

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Grândola, vila morena
Terra da fraternidade
O povo é quem mais ordena
Dentro de ti, ó cidade
Dentro de ti, ó cidade
O povo é quem mais ordena
Terra da fraternidade
Grândola, vila morena.

Em cada esquina um amigo
Em cada rosto igualdade
Grândola, vila morena
Terra da fraternidade
Terra da fraternidade
Grândola, vila morena
Em cada rosto igualdade
O povo é quem mais ordena.

À sombra duma azinheira
Que já não sabia a idade
Jurei ter por companheira
Grândola a tua vontade
Grândola a tua vontade
Jurei ter por companheira
À sombra duma azinheira
Que já não sabia a idade.

Fu la trasmissione di questa canzone di José Afonso (fino ad allora assolutamente proibita) dalle onde di “Limite”, il programma musicale quotidiano notturno di Rádio Renascença, un’emittente cattolica, che diede il segnale d’inizio, alla mezzanotte del 25 aprile 1974, alla Revolução dos cravos, la “Rivoluzione dei garofani” (così chiamata dai fiori che una venditrice ambulante si mise a offrire ai militari di sinistra la mattina del sollevamento, in Praça do Comércio) che mise fine alla dittatura fascista portoghese, che durava da cinquant’anni (António de Oliveira Salazar era morto nel 1970, ma già nel 1968 gli era succeduto, senza sostanziali modifiche del regime, Marcelo Caetano).

25 aprile 1974, cronologia di una rivoluzione:

Canzoni contro la guerra: Grandola vila morena

24 aprile 1974, ore 11,00
Carlos Albino si accorge che, non avendo controllato, presso Rádio Renascença non esiste una copia di “Grândola vila morena”. Si reca allora in fretta e furia, senza informare nessuno, alla libreria “Opinião”, dove acquista una copia dell’album “Cántigas do Maio” di José Afonso, contenente la canzone. Rientrando, si accorge che un’auto della PIDE circola nei pressi degli uffici di “Limite”, in Praça de Alvalade.

24 aprile 1974, ore 14,00
Nella sua edizione del pomeriggio, il giornale “República” inserisce una breve notizia, intitolata “LIMITE”, del seguente tenore: “Il programma ‘Limite’, trasmesso da Radio Renascença tra la mezzanotte e le 2, è notevolmente migliorato nelle ultime settimane. La qualità dei servizi trasmessi e la qualità della selezione musicale ne fanno un appuntamento radiofonico di ascolto obbligatorio”.

24 aprile 1974, ore 14,45
Il magg. Neves Rosa informa Otelo de Carvalho che l’ultimo agente di collegamento è rientrato e che tutti gli ordini definitivi sono stati consegnati.

24 aprile 1974, ore 15,00
Incontro decisivo tra Carlos Albino e Manuel Tomás, tecnico di Rádio Renascença, responsabili del programma “Limite”. Manuel Tomás, tornato da poco dal Mozambico dove si è distinto per la sua attività democratica e di appoggio agli elementi progressisti delle Forze Armate, dà le ultime garanzie sulla trasmissione della canzone-segnale, essendo riuscito a farla passare anche tra le maglie della censura interna di Rádio Renascença (legata alla Curia di Lisbona). Ci sono da approntare dei dettagli tecnici, ma i due, non sentendosi al riparo nei locali del programma, cercano un posto più sicuro per discutere. Si recano quindi insieme alla chiesa di S.João do Brito, si inginocchiano presso l’altare e parlano delle ultime messe a punto (scaletta, pubblicità, tempi tecnici) facendo finta di pregare. Per dare ancor meno nell’occhio, ricevono anche la comunione.

24 aprile 1974, ore 17,00
Manuel Tomás convoca un altro responsabile del programma, Leite de Vasconcelos, che però non è assolutamente al corrente di tutto ciò che sta accadendo, e gli consegna la scaletta dei primi minuti del programma della mezzanotte, appena approvata dalla censura interna. La scaletta è la seguente: Pubblicità, canzone “Grândola”, pubblicità, lettura di poesie, canzone “Coro da Primavera”; il tutto ha una durata di undici minuti.

24 aprile 1974, ore 23,00
E’ il momento del primo segnale (“primeira senha”): dalle onde dell’EAL, João Paulo Dinis annuncia che “mancano cinque minuti alle 23 e sarà con voi Paulo de Carvalho, che vi canterà il suo grande successo dell’Eurofestival ‘E depois do adeus’ “. Una insipida e sdolcinata canzonetta sentimentale ha la strana sorte di divenire da allora un simbolo della Rivoluzione antifascista. Le operazioni iniziano ufficialmente nelle zone raggiunte dal segnale dell’EAL.

25 aprile 1974, ore 00,00
Seguendo le istruzioni del MFA, João Paulo Dinis conclude il proprio programma all’EAL e rientra a casa. Per le strade di Lisbona ancora non si nota assolutamente nulla.

25 aprile 1974, ore 00,20
Negli studi di Rádio Renascença, in rua Capelo (nello storico quartiere del Chiado, poi andato semidistrutto da un incendio nel 1994), un annunciatore, del tutto ignaro degli impegni assunti da Carlos Albino e Manuel Tomás, legge annunci pubblicitari senza intenzione di voler smettere e non accorgendosi dei gesti disperati di Manuel Tomás che si sbraccia per dirgli di interrompere.
Passati 19 secondi dall’ora concordata per il segnale, Manuel Tomás da uno strattone alla mano dell’altro tecnico, José Videira, facendo partire il nastro dov’era stata registrata “Grândola vila morena”. La canzone parte, è il “celebre segnale” (“célebre senha”) della “Rivoluzione dei Garofani”, che abbatte il più antico regime fascista europeo.
[qui l’originale della prima parte della trasmissione radio]

24 aprile 1974, ore 00,30
Dieci minuti dopo il segnale, la macchina della Rivoluzione è già pienamente in moto a Lisbona e in tutto il Portogallo. Iniziano gli arresti degli ufficiali rimasti fedeli al regime; al Campo di Istruzione Militare di Santa Margarida si accumula materiale da guerra, vengono messi a punto i blindati e i carri armati senza che ancora il governo abbia la minima notizia di quel che sta accadendo.

La preparazione dell’azione, tra bar, ristoranti, pasticcerie, rosticcerie e chiese, è stata perfetta.
[materiale preso prevalentemente da qui]

Ed eccola languidamente cantata da Sara Tavares

Canzoni contro la guerra: Grandola vila morena

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