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Caos tessere Pd. Si pensa di non stoppare tesseramento

Creato il 03 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nel caos tessere Pd, la direzione nazionale si starebbe orientando verso la non sospensione del tesseramento, a meno che la situazione non degeneri.Caos tessere Pd. È scontro tra Matteo Renzi e Gianni Cuperlo. Dopo la richiesta, avanzata da quest’ultimo, di sospendere il tesseramento in chiave congresso, viste le iscrizioni considerate “anomale” in diverse parti d’Italia e il sospetto di inquinamento del voto delle primarie che si terranno a dicembre, il Pd riunisce il proprio vertice per decidere. L’orientamento emerso sul caos tessere Pd, fino ad ora, sarebbe quello di non stoppare il tesseramento, salvo peggioramenti improvvisi della situazione o casi eclatanti, per evitare inoltre polemiche crescenti tra i candidati. Polemiche che hanno raggiunto già un alto livello, viste le continue accuse tra Matteo Renzi e Gianni Cuperlo, con Pippo Civati che coglie l’occasione per attaccare entrambi.
Il sindaco di Firenze non vuole che il tesseramento venga stoppato, perché si “inquinerebbe il processo di selezione” del segretario del Pd, attaccando nel frattempo Gianni Cuperlo sul fare i nomi dei cosiddetti “inquinatori”, evocati dall’ex Ds, mentre Cuperlo preme per cambiare le regole del tesseramento viste le “evidenti discrepanze ed errori” trovate dal suo staff in queste settimane. Il caos tessere Pd, con il tesseramento record, riguarderebbe la recente elezione dei segretari provinciali (per cui era necessaria l’iscrizione al Pd, mentre per i segretari regionali, non ancora eletti e per quello nazionale, che verrà deciso a dicembre, non sarà necessario prendere la tessera di partito), ma solo in una limitata zona, con una decina di realtà locali coinvolte. In alcune località, come a Frosinone o a Cosenza, ci sono state auto-sospensioni e richieste di “chiarezza”, mentre in Puglia, nonostante alcuni casi sospetti, non sarebbero state denunciate anomali dalla commissione regionale di garanzia. Continuano comunque le accuse vicendevoli sul caos tessere Pd e anche candidati “outsider” del mondo delle tessere come Pippo Civati entrano nella polemica attaccando gli altri candidati: “è incredibile e molto ipocrita che a scandalizzarsi per il tesseramento gonfiato sia proprio chi ha tra i propri sostenitori e candidati sul territorio i signori delle tessere”.


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