Capitolo 53

Da Blackvinylblues @blackvinylblues

È strano vedere quanto abbia represso la rabbia nei suoi confronti 25 anni fa, e come, invece, questa volta no.
Penso che sia una questione di vecchiaia. Invecchiando si manda più facilmente a fare in culo la gente.
Però un vaffanculo invecchia come il vino.
Se invecchia bene, assume un sapore sublime, deciso, corposo, che ti rimane in bocca anche dopo.
Se invecchia male, ci condisci l’insalata.
Non mi aspettavo la ormai ex Germania Est così. Gli ultimi ricordi dell’Est sono quando andai a Berlino, ancora prima di lavorare al Rock-Musik,  e col treno si vedevano immense distese di nulla inframezzate da enormi casermoni.
Anche il treno è moderno. Tutto è più moderno di me.
Mi hanno detto che ad Eisenhüttenstadt c’è un museo sulla DDR. C’è tutto quello che era comunemente nelle case dei cittadini. A parte le orecchie del vicino.
Cerco di guardare le persone nel treno. Anche loro non sono molto diverse da quelle che ho incontrato negli altri viaggi. Anche di quando andai a Berlino, allora eravamo tutti turisti.
Forse ci sono un po’ più persone con bagagli grossi, segno di un viaggio lungo, forse per tornare a casa per un po’, mentre si lavora a Ovest.
O forse mi sto facendo condizionare dalla visione che avevamo noi del 1985 dell’Est, così come loro si sono fatti condizionare dalla televisione fino al 1989.
Sono arrivato. Chiamo il commissario.
- Pronto?
- Sono io. Ti devo spiegare.
- Direi.
- Ho incontrato il fratello di Marty.
- Ah! E che ti ha detto?
- Mi ha detto che devo cercare ad Est.
- E tu ci sei andato. Ma cosa ti ha detto per convincerti?
- Che dovevo trovare un certo Klaus Dabringer, perché ha venduto a lui l’identità di Frank Schadel.
- Capito. Ma come ti ha convinto?
- Semplice. Ha fatto presa sulla mia curiosità e aveva una pistola sul mio ginocchio.
- Aha. Ma hai un piano per quello da fare lì?
- Penso di andare alla polizia e vedere se è sparito Klaus Dabringer. Magari trovare una sua foto e vedere che è Frank Schadel.
- C’è un problema. Lui aveva detto di chiamarsi Franz.
- Un problema alla volta, per favore!
- Ok, ok.
- Tu hai novità?
- Onestamente no. Però con la pistola come la mettiamo?
- Lui dice di averla venduta.
- E tu ci hai creduto?
- Piuttosto voglio togliere di mezzo il ragionevole dubbio.
- Capito. Beh, buona fortuna. Lì non posso aiutarti. Sei da solo.
- Spero di averne. Ciao.



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