Il Capodanno Cinese a Milano è ormai diventato cool. Più dell’aperitivo, del sushi, quasi cool come gli hamburger che spopolano in ogni angolo della città. E via Paolo Sarpi è il cuore dei festeggiamenti.
Perciò, se per voi la cucina cinese significa ancora involtini primavera e al pollo al limone, vi consiglio di correre ai ripari e aggiornarvi per tempo, pena l’esclusione da ogni conversazione social degli ultimi tempi tra i milanesi.
Per esempio, un corso di recupero lampo può essere felicemente effettuato nel mall cinese di Paolo Sarpi, il primo nel suo genere aperto a Milano la scorsa estate: qui trovate un supermercato pulito e con indicazioni in italiano, dove fare incetta o semplicemente passeggiare tra prodotti della cucina cinese.
Se però siete troppo a digiuno per fare da voi e la maggior parte degli ingredienti in vendita sugli scaffali vi sembrano provenire un altro pianeta, allora è il caso di affidarsi agli esperti.
Per esempio, il ristorante Bon Wei di via Castelvetro.
Io non ci sono mai stata, lo ammetto, ma il Corriere della Sera ha scelto di intervistare Ike Wang, il titolare di quel che è ormai considerato uno dei migliori ristoranti cinesi di Milano.
Lontano anni luce dallo stile pacchiano a cui siamo abituati (non ci sono tovaglie rose, per dire, ma il rosso lacca regna con sobrietà e grazia ovunque), Bon Wei offre un menù improntato a una cucina cinese molto diversa da quella a cui noi italiani siamo abituati.
Qui trovate l’anatra alla pechinese e la cucina si ispira ai concetti dello yin e dello yang, due opposti che sapientemente miscelati danno vita a qualcosa di unico. “Mi dispiace vedere che l’immagine della ristorazione cinese nel mondo è falsata – ha dichiarato Ike Wang al Corriere -. Stiamo lontani dal folklore e dalle cineserie per far rivivere il vero spirito cinese. Ecco perché ci siamo preparati al Capodanno con anticipo”.
Il ristorante farà le cose in grande, tanto da aver scomodato per l’occasione anche il pasticcere più temuto della tv, Ernst Knam: è lui, infatti, aver realizzato le monete d’oro di cioccolato che il ristorante offrirà il 31 gennaio, data in cui entreremo nell’anno del Cavallo, a ogni cliente come simbolo di buon augurio (i piccoli cinesi in questa occasione ricevono una busta rossa con una mancia da parte dei nonni).
In segno di ospitalità, ai commensali verrà offerta anche una tazza di te Tie Guanin Imperial di ArteDelRicevere, da sorseggiare in accompagnamento a un menù particolare: nulla di prescelto, ai clienti viene lasciata piena libertà di scelta tra i 101 piatti del menù.Qualche esempio?
Potete scegliere gli involtini di tofu ripieni di branzino e zenzero, il riso Venere saltato con capesante e pinoli. Preferite i crostacei? Ordinate i gamberi in salsa di prugna avvolti in un nido di fili fitti di patata o i gamberoni stufati al tè verde. Chi preferisce l’agrodolce può ordinare astice saltato con mango, lychee e dragon-fruit.
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Autore: Oriana Davini