Aveva realizzato collegamenti elettrici tra diversi tipi di botti il titolare del negozio di Fontenuova, in provincia di Roma, dove la polizia ha sequestrato due tonnellate di artifici pirotecnici illegali. In questo modo, spiegano gli agenti, aveva elevato “esponenzialmente il rischio di esplosione” dei botti mettendo in pericolo le cinque famiglie che abitano nella palazzina dove si trova il negozio.
Foto di repertorio (giornaledellumbria.it)
Il ritrovamento ed il sequestro di “botti” pericolosi in un negozio di Fontenuova, in provincia di Roma. La polizia ha trovato nell’esercizio commerciale artifici pirotecnici illegali e botti prodotti artigianalmente, quindi privi dell’etichettatura prevista e di ogni classificazione. Il titolare del negozio, un uomo di 38 anni, è stato denunciato per fabbricazione e commercio di materiale esplodente, per le norme del Tulps che regolano il trasporto delle armi da sparo, in relazione alle violazioni di prescrizioni della licenza rilasciata. Ad aggravare la posizione dell’uomo e la pericolosità dell’attività illegale è il fatto che l’uomo deteneva i fuochi professionali in maniera non conforme ed esposti al pubblico. Il 38enne è stato inoltre segnalato al prefetto per i provvedimenti amministrativi conseguenti.
Sequestrate ben due tonnellate di botti. Il sequestro di due tonnellate di botti è stato portato a termine alla conclusione dei controlli eseguiti da personale della squadra investigativa della polizia amministrativa e sociale della questura di Roma. Il negozio inoltre aveva un’autorizzazione per un quantitativo dieci volte inferiore rispetto a quello sequestrato. Tra i fuochi d’artificio sequestrati alcuni sono di categoria IV (professionali-rischio potenziale elevato) e V gruppo C possono quindi essere venduti solo a personale qualificato abilitato all’accensione, altri sono invece illegali in quanto prodotti artigianalmente perciò privi dell’etichettatura prevista e di ogni classificazione. (ADNKRONOS)