Antonio Caprarica, ex corrispondente RAI, si è dimesso dalla direzione di Agon Channel News dopo solo tre settimane. Queste le sue motivazioni: (tvblog)
Mi sono dimesso per giusta causa, per la mancanza assoluta delle strutture e del personale minimi per mandare in onda e confezionare un tg. Se questa è la tv del futuro, io non intendo starci. Mi hanno promesso sul contratto una struttura rispondente agli standard internazionali e mi sono ritrovato a montare i servizi nei container, con una redazione di nove persone che doveva realizzare tutti i tg, due ore di programma del mattino e un’ora di approfondimento serale. Più che la tv del futuro è la tv delle repliche.
Dopo una breve analisi settimanale del nuovo canale italo-albanese le mie personali conclusioni non sono buone. Per quanto alcuni giochi e qualche programma siano degni di nota, il resto è deludente. Assenti prodotti cinematografici/seriali o eventi sportivi il tutto è concentrato su quiz e talk. La parte news è poi davvero poca cosa. Continua lo sfogo di Caprarica:
Ho fatto l’impossibile per assicurare la messa in onda del telegiornale Agon News – ben 10 edizioni al giorno – del programma mattutino ‘I Primi’, 8,00-10,25 ogni giorno, e degli approfondimenti quotidiani di ‘Times Square’, cinque appuntamenti settimanali in seconda serata, tre condotti da me: il tutto con nove redattori. E basta. Non un producer, un autore, nemmeno una segretaria di redazione. E un solo apparecchio telefonico per tutti ma non una stampante. Un autentico miracolo che non è più possibile sostenere, nemmeno continuando a strizzare i collaboratori come si è fatto fin qui. Alle mie proteste l’editore Becchetti ha risposto di ‘non credere in principio che chi lavora 12 ore al giorno debba necessariamente stare male’.
….Il TG non ha uno studio, solo ‘virtuale’, non dispone di una sola troupe, e va chiuso e registrato (!!!) almeno un’ora e un quarto prima per essere trasmesso a Roma, e da lì mandato in onda: spesso con notizie ormai superate. Gli unici materiali filmati sono quelli di agenzia o di youtube. In più, gli scarsi redattori vengono costantemente ‘sequestrati’ dall’editore, a scapito delle news, per essere usati in ‘talent’ concepiti da un giorno all’altro a scopo di puro riempimento del palinsesto. Ho più volte rappresentato la situazione a Becchetti senza alcun risultato. In queste condizioni, la mia storia e dignità professionale, e soprattutto i doveri di onestà verso il pubblico, mi impongono di ritirare la mia firma e lasciare Agon Channel, riservandomi ogni azione a tutela della mia immagine.