Il 6 settembre si è svolta a Capri la ventinovesima edizione del Premio che porta il nome dell’isola, quest’anno conferito a Yang Lian, fuggito venticinque anni fa da Pechino dopo i fatti di Tienanmen e considerato il più grande poeta cinese vivente.
Tra gli altri premi assegnati: il Premio Morgano al filosofo Sebastiano Maffettone; il Premio per la miglior traduzione a Enrico Tiozzo; il Premio per l’editoria al patron di Marsilio Cesare De Michelis e, infine il Premio per il giornalismo al capo redattore della cultura del TG1 Maria Rosaria Gianni.
Importanti novità sono state portate dal presidente di Capri Awards Foundation di New York, lo storico giornalista RAI Claudio Angelini, alla struttura organizzativa del Premio che si arricchisce di un ulteriore organo direzionale, un “Comitato d’onore” del quale fanno parte intellettuali e personalità di chiara fama del mondo della cultura non direttamente legate all’ambito letterario, oggetto del Premio. Ciò si è reso necessario, si afferma in una nota, per ampliare le possibilità di confronto e affinare sempre più la capacità di giudizio, all’insegna di una visione estremamente ampia, maturata a 360° da disparate angolazioni.
Nel Comitato d’onore, fra gli altri, spiccano i nomi del premio Nobel per la cultura Derek Walcott, del poeta Robert Pinsky e del premio Pulitzer Rita Dove. Fra le new entry del prestigioso Comitato d’onore del Premio Capri, lo storico dell’arte italo-svizzero Tiziano Panconi, fra i luminari della critica d’arte internazionale e massimo esperto della pittura italiana dell’800 che ha dichiarato: “Sono pienamente persuaso della scelta operata dalla giuria che premiando Yang Lian ha ancora una volta evidenziato la capacità di analisi e ricerca del Premio. Nelle qualità intrinseche alla prosa del grande poeta si ravvisano i presupposti per gettare un ponte oltre le frontiere della cultura letteraria orientale e occidentale”.
Pacman
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