Magazine Diario personale

Cara Maria Chiara

Da Biotreccina
Mi è da poco arrivata una mail dalla mamma di un compagno di classe di Simone la quale informa me e tutti gli altri genitori che la maestra titolare della cattedra di matematica da qui a qualche giorno riprenderà il suo posto...noi non l'abbiamo mai conosciuta, sappiamo solo il suo nome, perchè è in malattia dal primo giorno di scuola. Ed è dal primo giorno di scuola che abbiamo la maestra supplente di matematica, una maestra eccezionale, innamorata del suo lavoro che svolge con grande passione, talmente tanta passione da emergere in ogni singola pagina dei quaderni dei bambini. Adora tutti i bimbi della classe, ne è entusiasta, e adora Simone "ha un intuito eccezionale, e una voce, signora ma che bella voce che ha suo figlio! Io lo faccio leggere in continuazione perchè legge bene e perchè ha una voce bellissima".Mi dispiace che debba andare via.Anzi, non lo trovo giusto per nessuno e sotto nessun punto di vista!La maestra titolare noi non la conosciamo e magari è anche più brava, più appassionata, più entusiasta della supplente...non lo so. Il punto è che è stata la supplente a seguirli fin dal primo giorno, a seguirli nei loro progressi, a valutarli alla fine del primo quadrimestre, a parlare con noi genitori ai due colloqui intra-quadrimestrali, lei li ha portati in gita, lei sta organizzando insieme all'altra maestra e al maestro di musica lo spettacolo di fine anno, è lei ad avere già in mente cosa scrivere sulla pagella per il secondo quadrimestre, è lei la loro maestra di matematica.La titolare è stata in malattia, un suo diritto, che ritengo giusto soprattutto perchè è più che giustificato e se ora può rientrare a lavoro è giusto che rientri. Ma il diritto dell' insegnante supplente? Il diritto di poter eseguire fino in fondo il suo lavoro, di poter avere lei  la soddisfazione di mettere il voto ed il giudizio sulla pagella, lei che ha avuto modo di conoscerli per un anno intero? Il suo diritto di avere lo stipendio per il mese che manca? E soprattutto, cara Maria Chiara, il diritto dei bambini di non vedersi portare via la maestra che adorano ad un mese dalla fine della scuola? Di non doversi abituare ad una nuova persona che non li conosce e potrebbe non comprendere i loro comportamenti?Non lo trovo giusto. Sarò forse di parte, perchè si tratta di mio figlio. Sarò forse di parte perchè sono stata insegnante precaria  (e per quanto sono precaria non mi riesce nemmeno di definirmi "insegnante precaria") e so cosa significa lasciare una classe, la tua classe.Non è solo uno stipendio, un punteggio in graduatoria. Sono relazioni che si formano, interessi, voglia di trasmettere e vedere se è arrivato ciò che hai trasmesso, nel tempo...e non puoi perchè torna la titolare proprio sul più bello. Non è giusto.Non ci sono i soldi per la nostra scuola, ma la cosa giusta sarebbe che lei, la supplente finisse almeno l'anno in corso, che l'insegnante titolare riprendesse il suo lavoro se può, perchè no, ma svolgendo momentaneamente un'altra attività, o magari facesse compresenza o qualsiasi altra cosa, in fondo si tratta di un mese e qualche giorno.In più è un ciclo che è appena iniziato, perchè non potrebbe continuare a seguirli lei anche nei prossimi anni e la titolare prendere una nuova prima elementare il prossimo anno? Ed invece no...la nostra supplente andrà ad entusiasmare e a farsi entusiasmare da altri bambini, mentre noi avremo la nostra titolare che purtroppo per lei (mai vorrei essere nella sua situazione) continuerà ad entrare ed uscire dalla malattia, e noi avremo altre maestre supplenti di cui innamorarci e da cui essere separati.  
 

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