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Cara on.le Simona Malpezzi mi chiedi cosa penso de #LaBuonaScuola.

Creato il 14 novembre 2014 da Cirano2
Ho conosciuto Simona Malpezzi tre lustri fa in uno scambio culturale Nord-Sud che coinvolgeva le nostre scuole; dopo tanto tempo l'ho incontrata nuovamente, in maniera virtuale su Twitter, con diversi ruoli, io ancora insegnante e lei deputata del PD, impegnata nella riforma #labuonascuola.Stavolta non più dalla stessa parte della barricata! Interpellato in #DM a dire la mia ho scritto. Attendevo, come promesso una risposta, ma non essendo arrivata e scaduta alla mezzanotte la consultazione, pubblico la mia lettera.Il sole  non è sorto sullo Stretto di Messina e sono già sulla Salerno-Reggio Calabria, un nastro di asfalto accidentato e pieno di cantieri che negli ultimi nove anni mi  conduce verso la scuola, il liceo classico di Cittanova, un piccolo paese alle falde dell’Aspromonte, l’unico liceo classico della Piana di Gioia Tauro.Ho dovuto comperare l’automobile e improvvisarmi novello Neal Kassidy, perché come disse una volta il mio amico e collega Peppe Licordari al preside, “ogni giorno superato sulla sull’A3 è un giorno strappato alla morte!”Eppure nonostante le difficoltà del trasporto, dei consumi, sono 150 km al giorno, è il miglior posto dove poteva capitarmi di entrare in ruolo; i ragazzi vengono da tutti i comuni del circondario, studiano, hanno fame di conoscenza e le famiglie sono dalla parte degli insegnanti.Resiste in questi luoghi, quell’antico mistero che vede l’insegnante come un punto di riferimento della comunità, una cosa che ormai in città è totalmente scomparsa.In questi anni ho scoperto, io che venivo dalla paritaria, che una “buona scuola” esiste! E nonostante i dirigenti scolastici, i segretari, la burocrazia  e le politiche governative è rappresentata da insegnanti che ogni giorni si sbattono e si battono per gli studenti.Professori che vanno a proprie spese a fare summer school formative, nel periodo di ferie naturalmente, che accompagnano “a gratis” studenti in gita, agli stages, a teatro, al cinema, nei musei, all’estero!Professori che negli ultimi diciannove anni, da quando insegno hanno progressivamente visto erodere non solo le risorse finanziarie delle scuole, ma anche i loro diritti, nel silenzio totale e spesso complice dei sindacati.Da tre anni sono RSu nella mia scuola, anche se ho cancellato l’iscrizione al mio sindacato, la Gilda, dopo che lo scorso anno di fronte all’ennesimo taglio del Mof, hanno preferito barattare gli scatti che spettavano per diritto con l’ennesimo taglio a quello che una volta era  il fondo d’istituto.Arrivo alla # buonascuola  e al documento di 136 pagine che ha accompagnato l’attesa dell’inizio dell’anno scolastico in corso.Mi chiedi cosa ne penso…..Sono quasi tre lustri che non ci vediamo, altrimenti non mi dovresti dire cosa ne penso, ma cosa mi provoca…Tanta rabbia, tanta amarezza, un vuoto di parole.E’ strano ho scritto cinque libri, da tre anni faccio parte di un collettivo di scrittori: Lou Palanca, con il quale scriviamo romanzi, ma non riesco a trovare parole, frasi giuste per dare linfa ai miei pensieri, che sono cattivi e pieni di spleen per dirla con Baudelaire.E’ possibile che qualsiasi politica posta in essere dai governi sulla scuola debba dipendere dalle emergenze??!Cerco di sintetizzare:Cara on.le Simona Malpezzi mi chiedi cosa penso de #LaBuonaScuola.

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