Dosi per: 4 persone
Difficolta’ : Media
Tempo di preparazione: 1 ora e 30 minuti circa
INGREDIENTI
3 grandi cipolle
4 gambi di sedano
2 carote medie
300gr. di piselli
4 uova
pane casalingo
olio extravergine di oliva
parmigiano grattugiato
sale
pepe
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PROCEDIMENTO
- Tritate le verdure a dadini e a pezzettini, mettete il tutto in una casseruola con mezzo bicchiere abbondante di olio, salate, pepate e fate cuocere pian piano a pentola coperta per 1 ora circa; mescolate spesso senza aggiungere acqua, basterà quella delle verdure.
- Quando mancherà poco alla fine della cottura unite i piselli che avrete precedentemente lessati e per la metà passati al setaccio.
- Abbrustolite 4 fette di pane casalingo e dopo averle tuffate velocemente in acqua calda disponetele nelle scodelle. Cuocete in un pentolino con poca acqua salata, le uova in camicia e dopo aver suddiviso la carabaccia nelle scodelle sopra le fette di pane, disponete anche un uovo per ogni scodella sopra le verdure. Servite cospargendo il tutto con il parmigiano grattugiato.
FORSE NON SAPEVATE CHE…
Quando si parla di ” Zuppa di cipolle “, salta subito alla mente la famosissima “Soupe d’Oignon” resa celebre in tutto il mondo dalle varie trattorie situate attorno a “Les Halles” (mercati generali) di Parigi. Tuttavia, capostipite di tutte le moderne zuppe di cipolle, può essere considerata la fiorentina carabaccia.
La ricetta sopra riportata, non è però quella originale del Rinascimento in quanto al giorno d’oggi non sarebbe più molto gradita. Pensate che in quella originale figurano tra gli ingredienti anche le mandorle, lo zucchero e la cannella!
Cristoforo Messisburgo, nel suo ” Libro novo nel quale s’insegna a far d’ogni sorta di vivande” scrisse a proposito della Carabazada:
” Tagli cipolle e mondale e falle ben cuocere in acqua. Poi cavale fuora di detta acqua colata bene, e ponile in una cazza ben stagnata e con libbre 2 (circa 600gr.)di buono olio falle bogliere sempre rompendole e mescolandole. Poi abbi libbra 1 e 1/2 (circa 400gr.) di mandorle ambrosine ben pelate e peste e distemperale con agresto e gettale dentro a detta cazza con oncia mezza (circa 15gr.) di cannella e falle bogliere un pochetto sempre mescolando. Poi, come è cotta e imbiondita, gettale sopra zuccaro e cannella“. Questa era la ricetta originale del Rinascimento per fosse così audace da voler tentare. Fatemi sapere.