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Da Piac3r
carasau

Il pane carasau, carasatu, carasadu, crasau o anche pane ‘e fresa, è un tipico pane sardo, originario della Barbagia e diffuso in tutta la Sardegna, conosciuto con il nome italiano di carta musica (o carta da musica) per la sua caratteristica croccantezza, che ne rende rumorosa la masticazione. Il termine sardo deriva dal verbo carasare, che significa biscottare.


È stata avanzata l’ipotesi secondo cui alcune rappresentazioni, alcune cosiddette coppe di cottura e dubbie tracce di pane laminare, possano consentire di ritenere che una sorta di pane carasau fosse prodotto già nell’età del bronzo, alla quale corrisponde la civiltà nuragica. Secondo una diversa interpretazione etimologica, essendo in dialetto “sa cara” = la faccia, carasau significherebbe “affacciato”, dal momento che la sfoglia viene “affacciata” nel forno per pochi istanti fino al momento in cui, dopo che la stessa si è gonfiata, viene rapidamente tolta dal forno per essere divisa col coltello in due parti. Le sue caratteristiche lo rendono molto funzionale al mondo agropastorale, in quanto la sua ottima conservazione permetteva ai pastori, che restavano a lungo distanti da casa, impegnati nella cura delle greggi, di avere sempre a disposizione del pane che, opportunamente bagnato al momento del pasto, riacquistava la freschezza del pane di giornata.

Ma, oltre all’aspetto materiale di alimentazione tradizionale, questo pane è considerato anche sotto un profilo antropologico, dato che la sua preparazione tradizionale domestica implica un processo di socializzazione.

Viene citato nel libro Itinéraire de l’île de Sardaigne da Alberto La Marmora, come del pane singolare tipicamente utilizzato dai pastori di Posada e della regione limitrofa, esaltandone le doti di lunga conservazione.

Ingredienti per 40 persone:

- 10000 G Farina Rimacinata Di Grano Duro
– 650 Cl Acqua
– 100 G Lievito
– 100 G Sale

Procedimento:

L’impasto, composto di acqua, farina e lievito, viene effettuato possibilmente in una impastatrice a spirale per circa 12-14 minuti. La pezzatura è mediamente di 50 g e va tirata a foglia molto sottile. Il sale, una volta sciolto in acqua, viene passato a più riprese con un pennello su tutta la superficie prima dell’infornamento. La cottura viene effettuata su teglie unte ad una temperatura di 220 gradi – 225 gradi C.


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