- Erbacea, frequentemente coltivato, soprattutto nell’Italia centromeridionale ed insulare, per la produzione dei capolini.
- Si utilizzano le foglie raccolte in Primavera ed il rizoma raccolto in Luglio-Agosto. Entrambi possono venire essicati. Ad uso alimentare i capolini non ancora aperti.
PROPRIETA’
- Contiene glucosidi e tannini, è molto ricco di cinarina, un principio amaro che lo rende particolarmente utile nei disturbi di origine epatica; egevola coleresi e diuresi.
IMPIEGO
- Tintura, vino e decotto per le disfunzioni epatiche e biliari, contro reumatismi, artrite e gotta.
- Il decotto viene consigliato per impacchi e lavaggi in caso di pelle del viso stanca ed impura; l’assunzione del carciofo sia nell’alimentazione che come tisana, aiuta a mantenere una pelle luminosa.
- In cucina vengono utilizzati il fiore e le bratee che lo circondano come verdura sia cruda che cotta; crudo è consigliabile soprattutto nella dieta di anemici e rachitici per il suo alto contenuto di ferro.
AVVERTENZE
- Se viene consumato cotto come verdura, il carciofo dev’essere consumato subito. Poichè, ricco di sostanze amare, se ne sconsiglia l’uso alle donne che allattano.