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MILANO – Paola Cardullo (nella foto tratta dal sito Federvolley) si gode le sue sensazioni positive. Quindici giorni dopo l’intervento alla caviglia destra per la rimozione di un pezzetto d’osso che le procurava una tendinopatia che le dava noia da un po’, il libero azzurro è tornata tra le sue compagne di Nazionale e spera di partire con loro per il Giappone dove l’Italia tenterà di salire sul tetto del Mondo.
"Io ci credo, ci spero. E’ normale che sia così. Un Mondiale non si gioca tutti i giorni. Poi ci sono dei tempi biologici di recupero che non si possono forzare. Nel rispetto di questi ultimi io e lo staff medico faremo di tutto affinché possa essere pronta”, attacca Paola, 162 centimetri di esplosività in difesa e ricezione. “Prima dell’intervento avevo provato a fare un trattamento conservativo per evitare di finire sotto i ferri, purtroppo non c’è stato alcunché da fare – racconta il libero di Omegna -. L’intervento per fortuna è andato bene e ho potuto cominciare la riabilitazione dopo appena una settimana di gesso e stampelle. Adesso cammino senza problemi e spero di poter cominciare a giocare il più presto possibile”.
Per il momento il libero che indossa la maglia di Villa Cortese può solo guardare le compagne che ad Alassio hanno giocato la Edison Cup. “Quando sono rientrata ad Alassio ho sentito subito l’affetto di tutte e continuo a sentirlo ogni giorno – continua -. Loro come me sperano che io possa essere pronta per la trasferta Mondiale”.
Un dubbio che sarà risolto soltanto fra qualche giorno. “Non posso ancora sbilanciarmi, manca ancora una settimana alla partenza. E mi sembra un tempo infinito – confessa -. Da parte mia io posso dire che giocherò soltanto se sarò al 100% perché non voglio correre alcun rischio facendo forzature. E’ un rispetto che devo a me stessa prima ancora che agli altri”, precisa ammettendo però di aver fatto già più d’una chiacchierata con il tecnico Massimo Barbolini. L’utilizzo di Paola Cardullo in Giappone, per esempio, potrebbe essere limitato alle gare più delicate. “Al momento nemmeno lui può dirmi più di tanto. Nel momento in cui saremo in partenza si valuterà e si deciderà. Ma in un Mondiale così lungo anche chi sta bene non sarà impiegata sempre – rivela Paoletta -. Io credo che Massimo alternerà sicuramente tutte noi”. Del resto “il Mondiale – chiosa il libero di Villa Cortese - è una competizione tosta e già nel girone di partenza ci sono partite un po’ dure. Ogni partita bisognerà giocarsela e ci sono molte formazioni alle quale fare attenzione: Brasile, Stati Uniti, Russia, Giappone e Olanda sono tra queste”.
E le ragazze vorrebbero evitare la sorte dei maschi che non sono riusciti a salire sul podio. “Ho visto la finale per il bronzo e mi è spiaciuto che non siano riusciti a vincere… essere lì a un passo e non raggiungere l’obiettivo per poco – conclude Paoletta -. A noi è capitato e non è stato bello”.
(Pubblicato sul Corriere dello Sport del 16 ottobre 2010)
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