Inizio questo post facendovi tantissimi auguri per la nostra festa! Inoltre, per non svuotare di significato questa ricorrenza, ho riflettuto su ciò che una donna può fare per migliorarsi, sia come singolo individuo sia come membro di una società. (In attesa, ovviamente, di eguali trattamenti in tutti i campi, a partire dalle possibilità lavorative, stipendi, opportunità...)
1)La prima parola che ho pensato è VESTIRSI: stavolta non faccio riferimenti allo stile ma al COPRIRSI sufficientemente per non passare per donna-oggetto. Se alla fine degli anni Sessanta la minigonna segnava l’inizio di un’emancipazione femminile oggigiorno l’essere eccessivamente nude ci rimette in una prospettiva maschilista. Quindi, almeno negli ambienti professionali e universitari/scolastici, NO a gonne corte, scollature, aderenze audaci… abbiamo armi diverse (come meravigliosi e funzionanti cervelli) con cui farci valere.
2) la seconda parola è VALORE: "nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso" disse Eleanor Roosvelt. Farsi valere e non recitare la parte della donna "sottomessa, remissiva, dolce a tutti i costi". A volte è necessario tirare fuori le unghie, e per cambiare gli schemi di pensiero bisogna cambiare le vecchie percezioni di ciò che è maschile e ciò che è femminile. E' finita l'era delle crocerossine.. uomini, tiratevi su le maniche!
2)La seconda parola è CONDIVISIONE tra donne: il cameratismo femminile, l’aiuto reciproco, il saper ascoltare sono alleati preziosi; NO all’invidia e all’egoismo, più ascolto e collaborazione.
3)La terza parola è paradossalmente legata alla prima: AMARSI. Prendersi cura di se stesse: mangiando bene (e consapevolmente), facendo attività fisica, ritagliandosi tempo per le proprie letture ed i propri approfondimenti.. questo tempo così difficile da trovare si rivela magicamente proprio se sappiamo condividere, se a volte deleghiamo senza pretendere che sia sempre tutto perfetto, se sappiamo chiedere aiuto ed offrire il nostro.
Tantissimi auguri, meravigliose donne!