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Caridi, i commenti del Pdl e del Sindaco

Creato il 22 giugno 2011 da Lapulceonline

giuseppe caridiIl partito di Giuseppe Caridi prende le distanze dal consigliere arrestato e ribadisce che il PdL è sempre stata in prima fila contro la mafia. “La vicenda non deve farci giungere ad affrettate conclusioni”, scrivono i coordinatori provinciali Botta e Berutti, in una nota stampa uscita in giornata (e sottoscritta dai responsabili alessandrini Tortorici e Roncati). Prende le distanze perché specificano che le accuse infamanti “non hanno alcuna connessione con la sfera pubblica e dell’amministrazione cittadina”, anche se “amicizie particolari avrebbero potuto influire sul suo operato pubblico. Ma evidentemente gli inquirenti hanno fermato tutto sul nascere.

“Al di là del convincimento che quanto prima il consigliere saprà chiarire la propria posizione davanti ai magistrati e ai giudici che acquisiranno la sua versione dei fatti, ribadiamo che il nostro impegno contro tutte le mafie, tutte le criminalità, per la sicurezza della nostra città, per la trasparenza della Pubblica Amministrazione, per l’onestà diffusa nell’azione dei pubblici amministratori, per la moralità dei comportamenti e delle azioni dei singoli continuerà con forza, con incisività e senza alcun tentennamento.
Invitiamo l’amministrazione Fabbio ad assumere tutte le iniziative necessarie a tutelare il buon andamento delle istituzioni democratiche”.

Proprio nello stesso momento a Palermo ANCI (l’associazione dei comuni italiani) Giovane aveva presentato la “mozione anti-mafia”, promossa dalla Consulta Nazionale dei Giovani (under 35), tra cui Emanuele Locci, consigliere comunale di area PdL e membro della consulta nazionale ANCI Giovani. “È necessario che l’impegno contro la mafia sia un fatto sistemico tale da coinvolgere tutti i territori e le amministrazioni locali, per alzare un muro che dica questa comunità non vuole mafia e mafiosi”.

L’Amministrazione Comunale si limita invece a ricordare che il regolamento prevede che – una volta ricevuti gli atti della Procura in cui si rende noto l’arresto del consigliere comunale - si procederà alla temporanea sostituzione, affidando la supplenza di  consigliere al candidato che segue nella stessa lista. Successe lo stesso quando Maurizio Grassano rimase agli arresti domiciliari per un mese.


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