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Carlo

Creato il 23 giugno 2011 da Gianlucaciucci
CarloVa molto di moda e quindi ci provo anch'io: vi racconto una storia.
Il protagonista si chiama Carlo, ha appena compiuto 27 anni e in questi giorni affronta per la prima volta nella sua vita la Maturità, quello che una volta veniva pomposamente chiamato Esame di Stato.
Carlo non è un ignorante, non è nemmeno stupido (secondo i canoni), Carlo non è. Portatore di handicap, andicappato (scritto e pronunciato in svariati modi) o, capolavoro assoluto di questi anni bigotti e tristi, diversamente abile, ecco cos'è Carlo. La sua mente ferita è presente, ovviamente rallentata e limitata (se ha ancora senso dire così dopo un'intera giornata a guardare Italia1), è tutto il resto che latita. A Carlo non basta l'insegnante di sostegno, quella figura che da diversi anni è sempre più presente nelle scuole italiane, ripiego per tanti aspiranti insegnanti frustrati da graduatorie e punteggi e miniera d'oro per tutta quella galassia di finte scuole venditrici di suddetti punticini. Per far camminare, salire le scale e sedere Carlo c'è bisogno anche di un assistente alla motilità, una persona che lo sorregga e gli indichi la strada. La raggiunta maturità di Carlo risiede nel riconoscere il pesce più grande e nel distinguere un cerchio da un quadrato, qualche difficoltà in più la porta il mettere nel giusto ordine le unità dall'uno al dieci. Difficoltà e sforzi che producono urla improvvise, che si stagliano in mezzo al costante mormorio della bocca di Carlo, che fanno contorcere ancor di più quelle mani più simili ad ali senza piume, di certo non adatte a scrivere e far di conto. Carlo è una percentuale all'interno della popolazione scolastica in continuo aumento, centinaia di persone "parcheggiate" prima nelle scuole dell'obbligo e poi in quegli istituti (professionali per lo più) i cui dirigenti si mostrano maggiormente sensibili alla questione delle disabilità. Ma se alla scuola media il limite massimo prima di venire "scaricati" è 18 anni, alle superiori non c'è una fine definita per legge ma si usa il traguardo dei 27. Per questo Carlo oggi raggiungerà la sua maturità. Altri Carlo sono rimasti a casa, i loro genitori hanno presentato giustificazioni fittizie e così per loro l'anno prossimo sarà ancora l'ultimo, da passare nella "stanza Arcobaleno". Tutto questo perché non ci sono più strutture, o forse non ci sono mai state, adatte per tutti i Carlo che ci vivono intorno e che negli anni addietro volevano dire la fine della vita attiva per uno o entrambi i genitori. Oggi questo non è più possibile, perché la vita è cara pur essendo di infima qualità e gli aiuti dello Stato sono ridicoli, offensivi e criminali se paragonati ai benefits della classe dirigente. Succede così che intere branche dell'istruzione vengano gravate e quasi affossate da situazioni per le quali nessun Carlo ha colpa (sarebbe idiota anche solo pensarlo) ma che creano visibile frustrazioni in docenti che vorrebbero sentirsi valorizzati. Vite mandato semplicemente al macero, spazzate sotto il tappeto di temi su amore, odio e passioni, nascoste ad un pubblico già di suo poco propenso all'interesse.

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