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Carlos , il terrorista che ha messo paura al mondo.

Creato il 18 aprile 2011 da Madyur

Sta scontando dal ‘97 in Francia il carcere duro. L’ergastolo per l’omicidio di due poliziotti delle forze speciali e un informatore mediorientale. Non solo. Il primo novembre comparirà davanti alla Corte d’Assise di Parigi per una serie di bombe esplose tra il 1982 e il 1983. Treni, stazioni , redazioni di giornali. Morirono 11persone e ne rimasero feriti 190. Salvo la magistrature e il cinema – che ci racconterà la sua storia – tutti si erano dimenticati di Carlos , al secolo Ilich Ramirez Sanchez, alias lo Sciacallo.

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E’ nato nel 1949 a Caracas , Venezuela, figlio della buona borghesia e di un avvocato comunista che lo chiama così in omaggio a Lenin. Ilich studia in college inglesi. Non riesce ad iscriversi alla Sorbona , ma viene accettato alla Patrice Lumumba di Mosca , l’ateneo di Mosca che formattava i rivoluzionari che venivano dal Terzo Mondo. Però Carlos non ascolta, beve e rimorchia . L’Urss lo caccia.

Sul suo curriculum ci sono corsi di guerriglia estiva a Cuba e nei campi d’addestramento dell’Fplp , il Fronte della Liberazione della Palestina. Nel ‘73 , per la causa araba, Carlos a Londra spara a Joseph Edward Seif , uomo d’affari sionista del patron dei grandi magazzini Mark & Spencer. Tre pallottole , ma il finanziere se la cava. Carlos allora mette del tritolo davanti alla banca filoebraica Hapoalim.

Diventa uno stragista. Nel settembre ‘74 , una bomba a mano è scagliata nel Drugstore Saint Germain : due morti, 34 feriti. Gennaio 1975 : razzi vengono sparati contro un jet della compagnia israeliana El Al , aeroporto di Orly. A giugno in una perquisizione nel Quartiere Latino , rimangono uccisi Raymond Dous e Jean Donatini , due poliziotti, e un confidente libanese.

Carlos è stato un giovanotto cinetico e spocchioso , robusto bevitore di whisky , seduttore industriale , feticista delle armi. A Vienna Si traveste da Che Guevara, con basco, e alla guida d’un gruppo di fuoco , prende in ostaggio 60 persone , tra cui 11 ministri riuniti al summit dell’Opec . Quarantadue prigionieri vengono caricati su un Dc9 e portati ad Algeri. Lì nella libera una decina, il resto a Tripoli , da Gheddafi.

I palestinesi lo incolpano di non aver rispettato i patti. Non sono stati uccisi il ministro iraniano e saudita. E non si sa dove sia finito il riscatto pagato. Ilich viene espulso dall’Fplp. A 26 anni è già un terrorista bruciato. Gira Est Europa e Medio Oriente in cerca di ingaggi. Flirta con Ceausescu e poi con Saddam Hussein. Si riavvicina agli estremisti palestinesi.

Ma la storia sta cambiando. Il blocco comunista si spappola. Tra Israeliani e Olp c’è aria di compromesso. E così Carlos è un disoccupato. Se lo rimbalzano tra la Siria e il Libano , Dallo Yemen alla Giordania. Non lo vuole più nessuno. Lui chiede lavoro e asilo. Trova solo il secondo. In Sudan. A Khartoum , sta in casa con la compagna ed ex pistolera Magdalena Kopp , da cui ha avuto una bimba Rosa.

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Di notte Carlos fa bisboccia nei grandi hotel della capitale sudanese. Tra due salti in pista e whisky, racconta tutto. Ma nessuno ricorda più chi è Carlos. Resta solo come valore di scambio. I francesi che lo hanno sempre cercato , lo localizzano a Khartoum. Ne negoziano la cessione. Nel ‘94 Carlos era stato prelevato mentre era sotto anestesia in una clinica sudanese. La leggenda dice che fosse in attesa di una plastica facciale. Ilich si risveglia a Parigi. In galera.

In isolamento Carlos si converte all’Islam. Benedice Bin Laden e l’attentato alle Torri gemelle. Un personaggio completamente anacronistico. Prima al soldo di un popolo senza Stato, poi zelante servitore di Stati canaglia. Ilich sa certamente molte cose, ma quanto valgono ora i suoi segreti.


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