Ho fatto un sogno terribile. Stavo andando alla sfilata di Carnevale travestito da Fabbio e, a un certo punto, tutti mi picchiavano. Il primo era Bonadeo… non credo fosse un tale travestito da Bonadeo, ma proprio Bonadeo-Bonadeo, che mi diceva che se mi avesse eliminato fisicamente avrebbe fatto lui il sindaco, facendo fuori anche la mia portavoce, rimpiazzata da uno che dovrebbe chiamarsi Baggio, o con un nome comunque è simile a quello del giocatore di calcio. Poi è stata la volta di Maconi. Ma penso si trattasse proprio di Maconi-Maconi, non di uno travestito da Maconi, perché puzzava di sigaro-sigaro. E questi mi diceva: “Guarda che se hai vinto le elezioni è solo per merito mio!!”: Poi mi sono preso botte da uno che assomigliava a Priano… e anche in questo caso credo si trattasse di Priano-Priano e non di uno travestito da Priano, perché la pelata era lucida e non increspata com’è quella delle maschere. Comunque sia, mi ha suonato di brutto.
Non avevo ancora finito di pensare a Mara, che è arrivato Ivaldi. L’ho riconosciuto subito. Mi ha sorpreso di spalle. E mi ha suonato per bene dicendo che sono un servo di Berlusconi… Era proprio Ivaldi-Ivaldi, non uno vestito da Ivaldi. E poi è arrivato Massimo Piccolo, che è una contraddizione già dal nome. Lui mi ha legnato a colpi di salame. “Tu quoque Piccolo mio”, gli ho detto. Ovviamente non ha capito. E allora ho dedotto che non poteva trattarsi di uno vestito da Massimo Piccolo, ma che era proprio Massimo Piccolo-Massimo Piccolo… anche perché nessuno, da nessuna parte, trova dei vestiti come quelli che indossa Massimo Piccolo. Pensate che risulta che non li abbia trovati neppure Claudio Baglioni a Roma, una volta che voleva assomigliare a Massimo Piccolo… Comunque Massimo Piccolo mi ha preso a salamate urlandomi: “Pavanello non è più dei nostri”. A me stava venendo un “chi se ne frega”, quando è arrivato Evaldo Pavanello. Cioè, veramente pensavo fosse uno travestito da Evaldo Pavanello, invece era proprio Evaldo Pavanello-Evaldo Pavanello, che mi ha frustato con il cinturino di un orologio, gridando: “Piercarlo, smettila di dare retta a Massimo Piccolo, che intanto a lui non importa niente dell’amministrazione”. E poi, chiaramente sbagliando salumificio, ha detto: “A lui importa solo solo di Gay”. D’un tratto è arrivato uno vestito come Carmine Passalacqua. Anzi, era proprio Carmine Passalacqua-Carmine Passalacqua, che mi è saltato addosso urlando “Avanti Savoia! Avanti Savoia!”. “Carmine, ti prego basta… io sono perfino devoto alla Madonna del Carmine…”: Ma lui, niente,
Oddio… cosa mi è venuto in mente, per Carnevale, di travestirimi da Piercarlo Fabbio… Non faccio in tempo a pensare a ciò, che arriva uno vestito da Paolo Bellotti. “Cacchio! Bellotti! In che minchia di partito è Bellotti, adesso?”. Glielo chiedo, ma lui non lo sa. Al che deduco con certezza assoluta che non può trattarsi di uno travestito da Paolo Bellotti, ma che è proprio Paolo Bellotti-Paolo Bellotti; ha le stesse incertezze di Farina, le stesse di Bianchini! Ah… eccoli… Farina-Farina e Bianchini-Bianchini… sono proprio loro, usciti di fresco da una casa di riposo… Mi picchiano, perché vogliono il posto in una municipalizzata. Li tranquillizzo spiegando che vedrò cosa potrò fare… e che magari c’è un posto nei rifiuti. Si offendono, mai immaginando che io intendevo l’Amiu.
Bastonato, picchiato, ammaccato… mi trovo davanti, all’improvviso, il bell’Abonante. Proprio Abonante-Abonante, non uno vestito da Abonante. E’ lui, perché ha i verbali di alcune riunioni del Tra, che sono verbali segretissimi che non può avere nessuno. Per non sbagliarsi, anche lui mi picchia. E, quando ha finito, mi dice: “Ah, Piercarlo, ti devo dare anche due schiaffi da parte di Rita Rossa, che non può venire perché è impegnata nellasua campagna elettorale. Sai, lei va tra la gente e oggi tiene una conferenza su ‘Il rapporto tra l’Islam e il cinema polacco’ al dormitorio della Caritas. Sai com’è… voleva delegare l’affidabile Filippi, ma Filippi, con mezza giunta provinciale, è andato a inaugurare la posa della prima pietra del recinto del cane della signora Maria. Vedi, Piercarlo, che la giunta provinciale serve?”.
A un certo punto, nel sogno, mentre mi arrovello indolenzito… ecco, nel sogno, mi appare Repetto, vestito da imperatore. Sono certo che è proprio Repetto-Repetto perché lui, in realtà, è imperatore senza la necessità di travestirsi. Mi guarda e mi dice che, per l’8 marzo, ha in programma di togliere le famose 100.000 rose e di piantare 10.000.000.000.000 mimose, una per ogni particella d’amianto che c’è al Teatro Comunale. Gli dico che è un’ottima idea per promuovere la città. Lui mi fa: “Idea un corno!! Qui continuo a pagare io”. E, per non sbagliarsi, mi prende a randellate con un tubo da fogna del 30. Botte anche da lui. Al che ho pensato: chissà se mi fossi travestito da Mara Scagni cosa sarebbe successo!!