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Caro alfano,non mi dire che….

Creato il 21 marzo 2014 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

“Li prenderemo,li staneremo,sono bestie,60 uomini in piu’ a Taranto,controlleremo le prossime uscite dal carcere dei mafiosi,Ros,tecnologia avanzata di controllo…..”

Alfano,oggi a Taranto in Prefettura.

L’emergenza per questo territorio per lo Stato e’ la mafia,quella che ha ucciso il piccolo tra le braccia della madre sulla S.S. 106 alle porte di Palagiano.

Lo stato corre,nelle sue auto blu,si fa strada e scalpita per mettersi in mostra,per dire che c’e’.

Lo stato e la sua priorita’ in terra jonica,lo stato che c’e’ e reprime il male.

Ma l’emergenza qui non e’ la guerra tra bande,come lo fu negli anni 80 quando in citta’ si sparava ogni giorno.

L’emergenza,seppur riconoscendo il grave fatto accaduto e la povera vita persa del bambino,e’ e rimane l’ambiente caro Alfano.

Il tuo governo sa questo,ma latita a cercare canali risolutivi,annaspando e tentennando dinanzi alle evidenti violenze che quotidianamente la fabbrica dei veleni,l’Ilva,riversa sulla citta’.

Tu Alfano,lo sai dentro te.

La strage dell’altro giorno,ripeto seppur gravissima e allarmante,rimane in un contesto di violenza tra bande rivali e vendette trasversali.

La vera strage,caro Alfano,e’ l’ambiente distrutto e i morti che ci sono stati e ci saranno se non si mette fine al favoritismo che il tuo stato,il tuo governo, fa ai Riva.

Ecco perche’,Alfano,la velocita’ impressionante del venire qui e le parole di fermezza verso questo episodio,urtano la sensibilita’ di noi tutti che nello stato non vediamo,spesso,il difensore dei nostri diritti.

Quindi,vorrei vedere anche azioni risolute e celeri verso il problema ambiente e rispetto verso tutti i morti che hanno lasciato famiglie nel dolore e bimbi orfani.



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