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Caro Cardinale, parte II...

Creato il 11 agosto 2011 da Cortese_m @cortese_m

Il Cardinal Bagnasco, presidente della Cei, è tornato in questi giorni su un tema a me molto caro, quello della moralità.
Il tema non deve far sorridere, né annoiare, mi dispiace constatare che quotidianamente se ne usa/abusa, ma non lo si percepisce come una via, forse LA VIA, per uscire dalla crisi anche economica, e dal degrado etico della nostra società.
Io, nel mio piccolo, la considero un pilastro fondamentale di una società, la moralità è a prescindere un valore su cui bisognerebbe edificare la società stessa, finanche gli interessi di parte, e non un tema da piegare sistematicamente alle ragioni dei più forti o più spregiudicati.
Qualche giorno fa mi sono soffermato sulle affermazioni di un altro Cardinale, quel Martini già Vescovo di Milano, il quale a mio avviso esprimeva un concetto un po’ suo personale (non da uomo di Chiesa..), per me non condivisibile, quale quello che gli uomini della Chiesa hanno il compito di portare il Vangelo, non quello di dare l’esempio, o di dover necessariamente rispettare loro stessi quei principi quale condizione per poterlo portare al mondo.
Addirittura si diceva sorpreso quando la gente s’indigna per il comportamento eticamente deprecabile di un uomo della Chiesa.
L’esempio, e la coerenza, dovrebbero essere due punti fermi e soprattutto due “monete di scambio” minime, per come la Chiesa si presenta al mondo e per ciò che da sempre rappresenta in nome di milioni di fedeli (per fede…).
Devo dire che il “taglio” dato dal Cardinale Bagnasco è decisamente diverso, e questo lo condivido, ma sempre tiepido e troppo orientato alla classe politica - “in politica serve moralità” ha dichiarato - spero non per fare politica, perché nemmeno questo è il compito precipuo della Chiesa, se proprio vogliamo stare ai ragionamenti dell’ex Vescovo di Milano!
A mio umile giudizio bisognerebbe valorizzare maggiormente l’aspetto dell’esempio, del modello, in una società dove i modelli negativi fanno scuola!
Non dovrebbero forse le forze positive della società mostrarsi maggiormente per diventare, con un pizzico di arroganza, dei modelli essi stessi?
Abbiamo bisogno di modelli positivi, da imitare, per noi stessi e per le nuove generazioni, magari le chances ci sono, bisogna crederci…
nanni

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