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Caro Monti, i suicidi per la crisi? Sappiamo bene cosa sono: “danni collaterali” nel processo di svuotamento della democrazia

Creato il 18 aprile 2012 da Iljester

Caro Monti, i suicidi per la crisi? Sappiamo bene cosa sono: “danni collaterali” nel processo di svuotamento della democrazia

Non posso sopportare l’ipocrisia e la complicità della nostra politica in questa lenta ma inesorabile disgregazione dell’Italia. Ci sono persone che si suicidano per la crisi economica, mentre lui, Monti, messo sul trono del nostro paese (ormai provincia dell’impero germanico-trilaterale), si limita a dire che queste morti sono «un fatto drammatico che stiamo cercando di invertire…»

Ma quale inversione? Ma quale fatto drammatico? Che grande presa per il sedere, caro Presidente del Consiglio! Qui p si muore di fame o si muore, e sinceramente mi domando se a voi burocrati e principi della tecnocrazia vi roda mai la coscienza (ammesso abbiate una coscienza) per quanto sta accadendo al nostro paese. Perché — vedete — finora delle misure che avete adottato, non ce n’è una che sia stata fatta per riavviare l’economia reale, per il popolo, per gli imprenditori e i lavoratori in un contesto di libertà democratica e di sovranità dell’Italia rispetto a interessi stranieri. Quasi tutte, in un modo o nell’altro, hanno invece uno scopo: portare l’Italia verso l’adesione apatica e acritica al progetto di unificazione europea sotto il comando delle oligarchie mercantilistiche e finanziarie, in un contesto egemonico influenzato da Berlino.

Monti, Monti, qui sappiamo bene dove stiamo andando. Siamo ben consci che stiamo precipitando verso un sistema autoritario, che sta esautorando le singole nazioni e sta svuotando i meccanismi democratici. Stiamo diventando territorio di scorribande mercantilistiche e di pirateria finanziaria. Altro che! Ci avete imposto l’euro, non per il nostro bene, ma per il bene di banche e alta finanza. Perché con l’euro (e il pareggio di bilancio) lo Stato perde sovranità monetaria (e fiscale), potendo spendere e investire solo e se ha il danaro in tasca che gli prestano le banche. La moneta europea ha questa funzione, caro professore. Non avrò studiato alla Bocconi, però non sono un idiota né un pecorone che si beve le cazzate che sparano i giornali di partito, complici di questo patetico sistema, fatto di teatrini politici e armi di distrazione di massa. So per certo come funziona il giochino: gli Stati dell’unione non hanno più possibilità di battere moneta e dunque perdono autorità nei confronti della tecnocrazia europea, l’unico vero potere nel vecchio continente. Del resto, la modifica degli artt. 81, 97 e 119 Cost. lo dice chiaramente: d’ora in avanti comandano Bruxelles e Berlino (e forse pure qualche altra città), e i governi italiani saranno solo dei miserabili passacarte.

Tu però esprimi rammarico per i suicidi. Ma va là! Se davvero ti fosse dispiaciuto e avessi davvero avuto amore e orgoglio per il tuo paese, anziché sottoscrivere il Fiscal Compact, avresti fatto come Cameron: avresti mandato affanculo l’UE e avresti reintrodotto la Lira. Ti saresti ripreso la sovranità che l’Europa oscurantista ci ha tolto. Ma tu, in quanto Presidente del Consiglio impostoci proprio dall’Europa, sei parte del patto europeo, assieme alla nostra politica buffona. Non potresti mai pensare (e ancor meno fare) una cosa che solo i capi delle Nazioni con la N maiuscola potrebbero fare. In altre parole non sei né un De Gaulle, né un Roosvelt, né un Churchill.

I suicidi allora? Danni collaterali. L’impressione è che siano già stati inseriti e tenuti presenti nel conto salato che ci state presentando ogni giorno. Quei morti sono solo numeri in un contesto nel quale si vuole raggiungere l’obiettivo già citato: l’unificazione dell’Europa su base tecnocratica, gestita da un potere autoritario e illuminato responsabile solo davanti a sé. Un sistema nel quale la democrazia opera più come oppio per le masse che come effettivo sistema di partecipazione al processo decisionale, già preso nelle stanze oscure del potere mercantile. Una società nella quale il cittadino non è un essere umano, in quanto espressione di sentimenti, idee e azioni, ma un consumatore, un dato statistico nei grafici delle grosse banche d’affari e delle multinazionali.

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Caro Monti, ne siamo più che consapevoli. Noi siamo solo una fonte di reddito. Il reddito grasso di banchieri e finanzieri. Siamo i moderni schiavi di un potere lontano dalla gente, rinchiuso nei palazzi della burocrazia. Siamo un popolo di castrati nel nostro orgoglio e intorpiditi nel pensiero della finta democrazia virtuale (e fra poco persino questa verrà limitata).

Certo, prima o poi la crisi cesserà (quando avrà raggiunto il suo scopo. La teoria dello Shock di Friedman la conosco anche io). Il lavoro tornerà (sempre piuttosto precario) e con il lavoro forse un minimo di benessere (con un maggiore divario tra ricchi e poveri). Del resto, le vacche producono latte solo e se portate in pascoli decenti. Ma per allora, il disegno sarà compiuto: acquisendo lavoro e apparente benessere, avremo probabilmente perso il nostro bene più prezioso: la libertà.

di Martino © 2012 Il Jester 


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