di Rosalba Colombo, sindaco di Arcore Caro Presidente Monti,
non si uccidono così anche i Comuni?Lei penserà che mi sto riferendo all'IMU, e non ha tutti i torti, per quanto l'IMU sia soltanto la punta dell'iceberg di un problema ben più esteso. Ma procediamo con ordine: sull'Imposta Municipale Unica, ho ormai smesso di contare il numero di cittadini che mi hanno chiesto delucidazioni. Abbiamo provato a spiegarlo .Per la prima volta da che io abbia memoria, a un aumento della consapevolezze del cittadino si è registrato un proporzionale aumento delle inquietudini, e non della serenità. Ed effettivamente, mi consenta, dietro alle mentite spoglie di una "imposta municipale" non sembra nascondersi altro che una "tassa statale" a tutti gli effetti. Una tassa che, come uno sciame di cavallette, attraversa soltanto i comuni, senza lasciarsi alle spalle nulla a compensazione di quello che viene calcolato, richiesto, preteso. Non saranno certo due o tre scaglioni di pagamento a mitigare gli effetti di questa soluzione: i soldi, al pari dei campi di grano, non ricrescono nelle tasche delle persone se non con il duro, durissimo lavoro, con il tempo e la fatica. Il problema non è soltanto questo, però. Il problema è anche che la parte dell'esattore, il ruolo della cavalletta, spetta a un'amministrazione comunale che non avrà nulla da restituire al cittadino (se non con un aumento della gabella) in termini di assistenza e servizi. Il precedente che si crea con questa modalità, mi consenta nuovamente, è detestabile: in questo modo, i Comuni diventano come i bravi del Manzoni, servi di un Governo che finora ha dimostrato freddezza e calcolo, ben più che capacità di condivisione, ragionevolezza e visione.
C'è un altro aspetto che mi cruccia, però. E' un aspetto di puro buon senso e che non chiama in causa questioni di ruolo: perché mai dovrebbero essere i nostri cittadini a pagare per gli errori e le incapacità di chi ha governato prima di Lei? Ed è forse sano, è forse etico pescare nelle tasche di chi ha già subito anni di scarsa efficienza statale, al solo fine di metter le toppe ai buchi causati proprio da quell'inefficienza? Cittadini cornuti e mazziati, come direbbe qualcuno.
Mi permetto poi un'osservazione che riguarda la funzione del Sindaco. Di tutti i Sindaci d'Italia, con un pensiero in particolare a quelli che sono stati appena eletti, coraggiosi e consapevoli delle difficoltà che incontreranno. Questa funzione ci è stata consegnata direttamente dai cittadini, in virtù della conoscenza diretta, della fiducia, della bontà del programma. La carica è arrivata con il voto popolare, non ci è finita tra le mani per qualche cabala politica, per una fumata bianca all'orizzonte: noi Sindaci siamo stati letteralmente selezionati per governare con grande amore e abnegazione, rispondendo direttamente ai sogni, alle frustrazioni, alle gioie e alle paure dei nostri concittadini. Eppure, siamo stati colpiti prima da un Patto di Stabilità micidiale, che ormai ci affossa e ci trasforma in Enti agonizzanti, e adesso da un'Imposta Municipale Unica che trasforma il nostro lavoro, un tempo nobile e ricco di motivazioni e obiettivi, in un mestieraccio che i nostri concittadini non ci han mai richiesto di svolgere. Un mestiere da esattore per conto di terzi, se ne diamo una versione politicamente corretta, o di accattone, se ne diamo invece una lettura realistica.
Torno quindi a domandarLe: tra Patto e IMU, non si uccidono così anche i Comuni? Eppure, esisterebbe una soluzione a questa dialettica incresciosa, che ci obbliga a far presente al cittadino che i soldi che gli escono dalle tasche finiranno a Roma, non certo nel sociale e nella sanità locale o nell'asfalto che riempirà la buca del marciapiede. La soluzione che Le propongo qui, d'accordo con il Presidente dell'ANCI, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, è semplice, quasi salomonica: lasciate l'IMU ai Comuni e tenetevi per voi i trasferimenti statali. Ce la caveremo, vedrà, e forse sia i cittadini che i sindaci vivranno e lavoreranno più serenamente, a una giusta distanza di sicurezza da qualunque Governo e da quest'ultimo Governo in particolare. Un Governo che si ostina a non capire che, assieme ai Comuni e al consenso verso l'Esecutivo, rischia di crollare anche un bene molto più importante: la fiducia delle persone nella democrazia e nelle sue regole.






