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Caro scrittore, l’onestà fa rete

Da Marcofre

Lo scrittore deve fare rete, si scrive un po’ ovunque. Ci siamo chiesti che cosa significhi questa espressione? Soprattutto, cosa comporta? Quali trucchi occorre adottare per…
Alt.

Se la pensi così sei già fuori strada.

Creare una rete non comporta una strategia particolare. C’è una piccola regola, semplice semplice, che spesso non viene nemmeno presa in considerazione; e si preferisce invece credere ed inseguire chissà quali insegnamenti.
La regola dice: sii onesto.

Fine.
Il resto sono chiacchiere. 

L’essere umano è un animale sociale. Ben prima di Internet, si capisce. Quindi sul Web non devi adottare niente. Sii te stesso. Sii onesto. Non c’è differenza tra online e offline

Ribadisco questi concetti, che a me paiono un po’ vecchi, perché spesso si immagina che fare rete comporti l’adozione di comportamenti dettati solo dall’opportunità. Dalla convenienza.

In parte tutto questo è comprensibile. Per esempio, lo scrittore John Locke ha confessato di aver pagato per ottenere recensioni favorevoli su Amazon.

Questo induce le persone a credere che la Rete sia tutta falsa. Ma semmai questo è un buon motivo (anzi: un motivo in più), perché tu sia onesto.

Ritengo che le persone disoneste non abbiano valore. Oppure non hanno fede nel proprio valore, e ricorrono a trucchi. Oppure hanno semplicemente fretta.

Una persona onesta la riconosci quando ammette i propri errori, per esempio. Ho sbagliato? Pazienza: imparerò dai miei errori e userò il blog per spiegare quello che non devi fare, se vuoi vendere.


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