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Carotatrice e muri in pietra: consigli per l’uso

Da Kr1zz @kr1zz

Consigli su come usare una carotatrice a secco per bucare muri in pietra ne avevo cercato, ma non avevo trovato molto per aiutare chi si dedica al fai da te, così condivido la mia esperienza, sperando che possa essere d’aiuto. In estrema sintesi: sassi o non sassi, è un lavoro fattibile!

Abbiamo preso una stufa a pellet con la canalizzazione dell’aria (una Palladio Svizzera), e sabato abbiamo bucato i muri per far passare la canna fumaria, la presa d’aria per la combustione ed i tubi che porteranno l’aria calda nelle altre stanze.

Un amico ci ha prestato una carotatrice portatile a secco, la Maxima 1800,

con diverse tazze (o “foretti“, come si chiamano in gergo).

In alternativa si possono noleggiare.

Col questi attrezzi si riescono a tagliare anche le pietre dure, ci vuole solo più tempo. La carotatrice che abbiamo usato permette di scegliere se usare o meno la percussione: dopo un po’ di tentativi abbiamo deciso usarla. In alternativa si può lavorare senza: ci vuole ancora più tempo ma funziona lo stesso. L’attrezzo che abbiamo usato ha in realtà una “micropercussione“…non so cosa significhi di preciso ma credo che si tratti di qualcosa di diverso da quella dei trapani e dei martelletti, probabilmente meno dannoso. I muri su cui abbiamo lavorato noi erano solidi; escludere la percussione può comunque essere utile in quei muri vecchi fatti di pietre fissate con cementi poco forti – in molti posti in Liguria usavano una miscela di calce e terra! – per evitare di spostarle. La settimana scorsa un artigiano mi aveva raccontato che con la percussione aveva letteralmente sparato via una pietra dall’altro lato del muro…ed il muro è crollato poco dopo, quindi eravamo un po’ preoccupati (soprattutto mio suocero…).

Conviene fare fori più grandi del diametro del tubo che si vuol far passare: i foretti sono già di diametri leggermente più grandi del necessario, ad esempio 83 millimetri invece di 80, ma noi abbiamo abbondato comunque: per far passare il tubo di scarico dei fumi, che è da 80, abbiamo usato un foretto da 102.

Qualche suggerimento per la sicurezza.

La prima cosa che abbiamo fatto, per lavorare in sicurezza, è stata di escludere l’impianto elettrico in casa. Visto che avevamo a disposizione un secondo salvavita, abbiamo collegato la carotatrice a quello. In alternativa, si può collegare la carotatrice direttamente al contatore (ma un salvavita non fa mai male

:P
). È stato utile, perché col primo buco che abbiamo fatto abbiamo tagliato subito un filo!

Ci abbiamo ragionato parecchio prima di bucare il muro esterno, per paura di tagliare i fili che arrivano al contatore e che, quindi, non avremmo potuto escludere. Sembrava passassero vicino a dove volevamo bucare e, per prevenire casini, abbiamo tolto l’intonaco da fuori e da dentro, in corrispondenza del punto dove volevamo bucare. Siamo andati avanti fino ad arrivare alla pietra, dove sicuramente i fili non passavano.

La carotatrice fa tantissima polvere, e sulle pietre dure faceva anche scintille, per cui conviene in ogni caso usare occhiali e mascherina (io la mascherina non l’ho messa e me ne sono pentito, soprattutto il giorno dopo…). Un altro consiglio utile è di usare uno spruzzino per abbattere un po’ di polvere con l’acqua (a ripensarci avrei usato un aspirapolvere perché i muri sono rimasti macchiati e in qualche punto abbiamo dovuto imbiancare di nuovo

:P
).

Per la sicurezza: oltre alla prudenza, sono consigliati i guanti e gli occhiali protettivi. Attenzione che i foretti si scaldano tantissimo e possono ustionare (io infatti mi sono bruciato, se trovo la foto la pubblico

:P
).

La carotatrice che avevamo noi aveva una frizione di sicurezza che fermava il foretto quando incontravamo un ostacolo, per cui non abbiamo avuto problemi. Lo stesso artigiano di cui sopra mi diceva che quelle senza questa sicurezza danno un contraccolpo molto forte quando incontrano un ostacolo per cui non sono il massimo quando si lavora su una scala (lui stava bucando un soffitto, la tazza s’è bloccata e lo ha fatto girare, e così ha tirato giù quasi tutto il controsoffitto…).

Per capire dove bucare abbiamo messo i tubi nella stufa e l’abbiamo accostata al muro ed abbiamo segnato con una matita dove farli passare. Attenzione, prima di bucare conviene coprire bene la stufa (e tutto il resto) perché la polvere che si produce è davvero tantissima!

Dopo tutte queste raccomandazioni il processo è semplice: si buca fino a che il foretto non è pieno, si toglie l’attrezzo e si svuota il foretto. Nel muro rimane la carota e bisogna staccarla con una punta ed un mazzuolo.

Si ripete il procedimento fino ad arrivare dall’altra parte del muro, aggiungendo le prolunghe quando necessario. Nella parte finale conviene spingere poco per non far esplodere l’intonaco. Noi ovviamente non abbiamo avuto questa accortezza ed ecco i risultati:

Ecco due “carote”:

La polvere che si produce è davvero tanta: abbiamo pulito due giorni e non l’abbiamo ancora tolta tutta! Nei prossimi giorni finiremo di mettere i tubi e sigilleremo le fessure, ecco ancora qualche foto:




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