E' che ogni giorno mi dico adesso scrivo, ma poi ci sono mille altre cose da fare e rimando, e la cosa non mi piace per nulla, detesto accumulare arretrati. Tanto più che dalla prossima settimana sarò mezza invalida e non ho idea di quando, quanto e se, potrò scrivere. Se sparirò per un po', pazientate, prima o poi ritorno.
Per i soliti dodici commensali ero partita con un'idea, poi arrivata in macelleria ho visto dello splendido maialino da latte. Che, ho scoperto solo adesso, a mio marito non sconfinfera troppo, il suo sapore deciso e particolare non gli è particolarmente gradito. Invece io lo adoro.
E' stato lo stesso macellaio a suggerirmi una cottura lentissima, intorno a 80°. La cottura a bassa temperatura rispetta la struttura della carne, la rende succulenta e morbidissima, preservandone le caratteristiche organolettiche e, se possibile, accentuandone il sapore.
Bisogna solo avere tanta pazienza e tempo per sorvegliare di tanto in tanto il forno. Ma si può anche assentarsi se ce n'è la mecessità, i moderni forni elettrici si impostano facilmente e mantengono le temperature in modo ottimale.
Non vi resta che provare...
Dosi per 6, come sempre non fate caso alla foto, noi eravamo più del doppio...
-ricetta-
1 o 2 carré di maialino
mirto
aglio
olio evo
sale grosso
Prendo i carré e li faccio rosolare uniformemente in una padella con un goccio di olio e due spicchi di aglio.
Intanto accendo il forno, impostandolo a 85°.
Prendo una pirofila, ci metto altri due spicchi di aglio in camicia ma schiacciati e qualche rametto di mirto.
Al termine porziono i carré separando due costolette per persona. E porto in tavola sale in fiocchi e pepe nero.
Servo con un contorno a piacere, rösti di patate o puré, oppure altre verdure.
I vini abbinati erano due, la Barbera Superiore Selezione Sansì di Scagliola e l'eccellente Marun 2005 di Matteo Correggia, il miglior vino della serata, a mio avviso.
(la prima e la seconda da sinistra)