Per poter capire l'assurdità di questa città, il livello di barbarie ormai raggiunto da noi romani, forse nulla è più efficace di una fotografia. La scorsa settimana vi avevamo mostrato lo straordinario "accrocco" dell'insegna di un garage che sovrastava un cartello stradale. Oggi continuiamo con le scene forti e vi parliamo di vandalismo. La foto qui sopra è stata scattata nel cuore del tranquillo e signorile quartiere di Monteverde Nuovo. Cosa vi aspettate di trovare anche qui se non traccia del passaggio degli Unni incivili che popolano questa città? E difatti questo troviamo. Un cassonetto dell'indifferenziata rovesciato e buttato per terra, ammaccato, ricoperto di adesivi. Rimasto così per giorni, senza che nessuno facesse nulla. La gente passava e nemmeno ci faceva caso. Come se questa scena qui fosse normale, come se il vandalismo fosse ormai accettato dai nostri concittadini come un dato di fatto. Vedere queste immagini farebbe rabbrividire qualsiasi cittadino europeo. Probabilmente non capirebbero nemmeno che cosa è, quella informe e informe cassone verde buttato per terra. Un reperto da museo di cassonetto anni '90. Buttato per terra e lì rimasto nell'indifferenza e nel menefreghismo generale. Roma è l'unica città dell'Occidente che ancora utilizza questo tipo di cassonetti. Ce ne sono ancora a migliaia, dal centro alla periferia. A Roma ci sono i cassonetti nuovi, quelli vecchi e quelli vecchissimi. Prima di sostituirli tutti passeranno anni. E forse per tirar su questo catafalco occorreranno giorni. In una città immobile nel suo livello primitivo di inciviltà. Ci sarebbe anche un motorino parcheggiato sul marciapiede, ma di fronte a tanto schifo quello è un dettaglio del tutto trascurabile.
Per poter capire l'assurdità di questa città, il livello di barbarie ormai raggiunto da noi romani, forse nulla è più efficace di una fotografia. La scorsa settimana vi avevamo mostrato lo straordinario "accrocco" dell'insegna di un garage che sovrastava un cartello stradale. Oggi continuiamo con le scene forti e vi parliamo di vandalismo. La foto qui sopra è stata scattata nel cuore del tranquillo e signorile quartiere di Monteverde Nuovo. Cosa vi aspettate di trovare anche qui se non traccia del passaggio degli Unni incivili che popolano questa città? E difatti questo troviamo. Un cassonetto dell'indifferenziata rovesciato e buttato per terra, ammaccato, ricoperto di adesivi. Rimasto così per giorni, senza che nessuno facesse nulla. La gente passava e nemmeno ci faceva caso. Come se questa scena qui fosse normale, come se il vandalismo fosse ormai accettato dai nostri concittadini come un dato di fatto. Vedere queste immagini farebbe rabbrividire qualsiasi cittadino europeo. Probabilmente non capirebbero nemmeno che cosa è, quella informe e informe cassone verde buttato per terra. Un reperto da museo di cassonetto anni '90. Buttato per terra e lì rimasto nell'indifferenza e nel menefreghismo generale. Roma è l'unica città dell'Occidente che ancora utilizza questo tipo di cassonetti. Ce ne sono ancora a migliaia, dal centro alla periferia. A Roma ci sono i cassonetti nuovi, quelli vecchi e quelli vecchissimi. Prima di sostituirli tutti passeranno anni. E forse per tirar su questo catafalco occorreranno giorni. In una città immobile nel suo livello primitivo di inciviltà. Ci sarebbe anche un motorino parcheggiato sul marciapiede, ma di fronte a tanto schifo quello è un dettaglio del tutto trascurabile.
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