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Casa di foglie

Da Camphora @StarbooksIt
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Gli operai non si capacitavano. Avevano misurato più volte il piano su cui montare il bancone ma qualcosa, al momento della posa, non quadrava.
«Non ci sta, sfora di poco.»
Ricontrollarono con i metri, calcolarono le possibili inclinazioni del granito, ripresero nuovamente le misure e le riportarono, in scala, sulla mappa.
«Niente da fare, c’è qualcosa che non capisco» disse il capocantiere.
«Non è possibile, le misure sono giuste, le abbiamo prese una dozzina di volte» confermò il manovale.
Il bancone nuovo per il bar era più lungo del piano per il quale era stato progettato.
«E ora che facciamo?»
Il vecchio si guardò intorno, gli scaffali della parte libreria erano coperti di teli protettivi. Ne scostò uno ed esaminò le coste.
«Ci sono» disse, sfilando un pesante tomo di Bolaño e poggiandolo nel buco sotto il bancone. «Così creiamo uno zoccolo.»
«Reggerà?»
«È più solido del marmo.»
Terminarono il lavoro. Il capocantiere, alla fine, pagò due copie del romanzo, una da portare a casa.

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