Vi scrivo questo post davvero con il cuore. Perché so cosa vuol dire arrivare in una città di cui non si conosce quasi nulla e….cercare casa.
E allora vi dò due dritte. Pochi semplici consigli moolto pratici che dovrebbero almeno darvi una guida. Ho messo anche un’apposita pagina su questo argomento.
Questi consigli servono a chi non ha tanti dindini da parte e deve risparmiare il più possibile. Chi ha i dindini si può affiatare un appartamento senza problemi, quindi bon….
Dunque, dicevo.
Scordiamoci, cari ragazzi miei, cose di questo tipo, ovviamente..
Non voglio essere cattiva, ma giusto per chiarire ogni dubbio. Questi sono sogni che magari noi riusciremo anche a realizzare, ma per il momento stiamo con i piedi per terra.
A Sydney ci sono migliaia di offerte, per tutti i gusti. E per tutte le tasche.
Appartamenti in centro, in periferia, locali in grattacieli dotati di piscina e ogni confort e i prezzi non sono poi male.
Non siamo nel lusso, ecco. Sono case semplici. I locali in pieno centro, a dispetto dell’apparenza (grattacieli davvero belli) all’interno fanno veramente pena….mentre quelli un po’ decentrati sono più carini. Penso a quartieri comeGlebe, Pyrmont, Bondi Junction dove vivo io….
E tutto dipende sempre da quanto siete disposti a cedere della vostra privacy e dei vostri spazi.
Se volete affittare una stanza in un appartamento, la media è 230-300 dollari a settimana. In pieno centro forse un po’ di più.
Di solito il bagno viene condiviso, ma tutte le altre facilities (internet, telefono, bollette) sono quasi sempre comprese.
Se invece siete disposti a condividere una stanza con un’altra persona i prezzi, ovviamente, scendono: si arriva a spendere 130 o anche 100 dollari a settimana.
Ma se non lo avete mai fatto io ve lo sconsiglio.
A meno che non abbiate 20 anni e dico non più di 20, quando non te ne frega niente di dove dormi, l’importante è vivere a mille sempre…ma se siete, come la sottoscritta, sopra quella soglia di età, diventa tutto difficile.
Io, a essere sincera, per i primi mesi ho dormito in ostello. E condividevo la stanza con 3 persone, sempre diverse ogni settimana…. Alla faccia della privacy e della sicurezza….
Per un paio di mesi si può anche fare.
All’inizio mi sentivo davvero troppo giovane, dicevo a me stessa “Ma si, chissene…sono a Sydney, vivo anche in un ostello”…Poi uno comincia ad avere le sue esigenze…i 29 anni suonati cominciano a farsi sentire…le ragazze che ridono alle tre del mattino mentre tu cerchi di dormire cominciano a farti incazzare e inizi a non sopportare la tizia che ti chiede troppo spesso il phon…morale della favola: cerchi una casa!
Ma attenti a non farvi prendere dalla fretta….fate con calma perchè le fregature sono in agguato. Io ho avuto una brutta esperienza che ho già raccontato qui,http://lamagadioz.wordpress.com/2010/03/11/attenti-al-villone/.
Prima di partire, prendetevi una serata tutta per voi e rivolgetevi all’amico fidato al quale chiedete ogni cosa e su cui fate il totale affidamento: Internet.
Ci son due siti che vi consiglio di spulciare per bene:
Cercate di familiarizzare con termini come “Share room” or “Share flat”…condividere una stanza o un appartamento.
Cercate sempre di capire quante persone in totale abiteranno in quella casa, quanto costa l’affitto, i servizi inclusi e quelli non inclusi e quanto distano dai trasporti pubblici e dal centro o da dove voi lavorate o studiate.
C’è un’ampia scelta, non buttatevi sulla prima cosa che trovate perché vi sembra allettante.
Scrivete e-mails ai proprietari o affittuari. In certi casi è lo stesso proprietario ad affittare una stanza o uno degli inquilini (di solito chi si intesta il contratto di affitto).
Quando chi affitta le stanze vuote è l’inquilino intestatario, solitamente i pagamenti vengono fatti alla luce del giorno a mezzo banca. Quando invece ad affittare è il proprietario il tutto avviene in nero. Della serie: tu non sei qui, non esisti e se qualcuno chiede sei un amico in visita…. :-D
Un po’ come in Italia. Tutto mondo è paese alla fine..
Attenzione alla parola “Bond”. Non significa che dovete passare l’esame di spia inglese per ottenere l’appartamento, ma solo che dovete pagare subito, insieme a una settimana o due di affitto (c’è chi chiede mesi di anticipo) anche una cauzione. La “Bond”, appunto. È la stessa cifra che dovete pagare per l’affitto, moltiplicata per le settimane o mesi che lui intende farvi pagare.
Se non fate danni di entità grave e, soprattutto, in caso di dipartita date un avviso di almeno due settimane, la Bond vi ritorna in tasca appena ve ne andate.
Una cosa vi raccomando: non scegliete casa dall’Italia. Fatelo sul posto. Prenotate due settimane in ostello (ce ne sono diversi a Sydney:http://www.hostels.com/sydney/australia?source=hostelscomeuro&gclid=CO2DkISl6KICFYYtpAodGlU8wg)
E cominciate a guardarvi intorno. Chiedete a chi mette l’annuncio quando è possibile visitare l’appartamento e fatevi un giro. Controllate tutto e chiedete ogni cosa sul posto.
E occhio alle truffe! Gli australiani sono bravi, ma anche tra loro si aggirano loschi individui!
Non sono furbi come noi, noi siamo i maestri della truffa, ma ci provano comunque.
Ne ho incontrati un paio su internet e per poco non ci casco.
Come si individua una truffa? Semplicissimo. Quando chi mette l’annuncio per una scusa o per l’altra non vi permette di vedere la casa, se non dopo aver ricevuto, via posta o banca, i soldi.
E’ una bufala enorme, non cascateci!!
“Apartamento luminoso, poco distante dal centro, da affittare a persona che se ne possa prendere cura mentre noi siamo all’estero. Prezzo: 300 dollari a settimana”.
UN APPARTAMENTO TUTTO PER TE A 300 DOLLARI A SETTIMANA!!! Come dicono qui, “How cool is that??” Ma che figata è?
E’ una stronzata, non è una figata.
Queste personcine, una volta che il disgraziato di turno ha commesso l’errore di interessarsi alla casa, cominciano a tempestarlo di e-mail del tipo:
“Noi ora siano all’estero, ci siamo portati dietro le chiavi di casa perché non avevamo nessuno a cui affidarle a Sydney (ma come fai a scrivere una cazzata del genere?!) ma cerchiamo qualcuno che si prenda cura del nostro appartamento mentre siamo via (ma che carini….). Per questo non chiediamo un affitto molto alto. Appena ci invierai i soldi, noi ti invieremo in una busta la chiave (seeeeeeee). Purtroppo la casa non si può vedere se non da fuori (ma guarda un po’…)”.
Non ridete. Io vi ho sintetizzato le decine di e-mail affascinanti e simpatiche che questi tipi loschi mi hanno inviato. State attenti, dico solo questo.
Avrei voluto scrivere loro che in Italia cosa del genere le facevamo anni fa, che sono un po’ indietro nell’arte della truffa, ma non me la sono sentita…
Direi che ho detto tutto, ma se avete altre domande, fatevi sotto!!
La Maga