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Casa : Italia con piu' bassa tassazione tra Paesi Ocse

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

In molti Paesi e' previsto un trattamento preferenziale a favore dell'acquisto ovvero della locazione della prima casa; in nessuno dei principali Paesi Ocse, pero', vige una completa esenzione da fiscalita' dell'abitazione principale". E' quanto chiarisce Vittorio Grilli, rispondendo ad una interrogazione del leghista Dozzo al Question time alla Camera.Casa : Italia con piu' bassa tassazione tra Paesi Ocse
"L'Italia e' il Paese con la piu' bassa tassazione della proprieta' immobiliare tra i principali Paesi Ocse", sottolinea il viceministro dell'Economia. "Dai dati emerge - dice - che il prelievo immobiliare in Italia e' assai inferiore rispetto ai principali Paesi avanzati. Escludendosi le imposte sui trasferimenti immobiliari ed altre imposte straordinarie, nel 2009 l'incidenza del prelievo sugli immobili e' risultato pari a circa lo 0,6% del Pil, a fronte di una media Ocse di circa l'1,1%. Valori superiori si rilevano per la Francia (2,4%), il Regno Unito (3,5%), il Canada e gli Stati Uniti (circa 3%), il Giappone (2,1%). Nel confronto con i principali Paesi Ocse, l'Italia - aggiunge Grilli - ha la piu' alta quota di ricchezza investita in abitazioni di residenza (circa 70% del totale degli investimenti mobiliari e immobiliari). "La tassazione della prima casa - afferma il viceministro dell'Economia -, pur con le mitigazioni stabilite dalla disciplina Imu - volte alla protezione dei proprietari di immobili con rendite basse e delle famiglie numerose (aliquota di base pari allo 0,4% e detrazione di 200 euro, maggiorata di 50 euro per ciascun figlio fino ad un massimo di 400 euro) -, esprime poi attuazione di uno dei cardini del federalismo. Il gettito - dice Grilli - che ne deriva a livello locale e' destinato alla copertura degli oneri per servizi indivisibili, di cui usufruisce in primo luogo chi, con l'abitazione principale, risiede in un determinato comune.
Una esenzione dell'abitazione principale determinerebbe peraltro la concentrazione del prelievo sulle seconde od ulteriori case, e sugli immobili ad uso non abitativo.
Il prelievo sulla prima casa offre ai comuni un'importante leva di autonomia fiscale, in quanto gli stessi possono manovrare aumentando o diminuendo fino a 0,2 punti percentuali l'aliquota dello 0,4%. Si aggiunga che, per l'Imu sull'abitazione principale, non e' prevista riserva di imposta a favore dello Stato. Il comune percio' - conclude Grilli - puo' destinare l'intero gettito relativo a tali immobili al finanziamento dei servizi indivisibili". (AGI) .


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