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Casa Milan: Un’immeritata sconfitta in Champions

Creato il 20 febbraio 2014 da Simo785

milan atl

A cura di Alice Radice

Tutto pronto a San Siro per ospitare l’andata degli ottavi di Champions contro gli spagnoli dell’Atletico. Il tifo è quello delle grandi occasioni, lo stadio è gremito di tifosi tesi ma allo stesso tempo speranzosi, perché, si sa, l’Europa è la seconda pelle dei rossoneri. In un periodo così difficile, l’augurio è che il Milan senta scorrere nelle vene il DNA europeo. E così avviene.

Dopo primi minuti di equilibrio tra le due squadre, è proprio il Milan ad avere una clamorosa occasione. Al 14’ infatti, su intelligente e fine passaggio del neo acquisto marocchino Taarabt, autore nuovamente di un’ottima partita, Kakà con un colpo di classe tira di sinistro, la palla si abbassa ma non abbastanza, colpisce infatti clamorosamente la traversa. I tifosi scattati in piedi si mangiano le mani per l’occasione sfumata, ma lo spirito è quello giusto. I rossoneri infatti hanno subito un’altra netta occasione da gol. Al 18’ su delizioso assist di Taarabt il centrocampista Poli si trova davanti al portiere, colpisce il pallone di testa, mancando il gol di un soffio per via del portiere Courtois che si rende autore di una mostruosa parata, la palla colpisce infine il palo.

La partita si fa via via più accesa, diversi i falli fischiati e i cartellini estratti dall’arbitro portoghese Proenca. Da segnalare il brutto intervento di Insua che si butta a forbice su De Sciglio, costretto così a lasciare il campo per infortunio alla caviglia.

Al 30’ arriva l’ennesima occasione per i rossoneri. Balotelli di tacco passa a Kakà che di destro non riesce a centrare la porta, la palla esce alta di un soffio. Pochi minuti dopo arriva una prima buona occasione per la squadra ospite, su cross da destra Diego Costa si lancia dritto verso la porta, ma Abate è bravo a salvare mettendo la palla in angolo. Da segnalare al 37’ una notevole svista dell’arbitro: in area di rigore un difensore dell’Atletico butta giù Poli da dietro, ma il fischio non arriva. Il primo tempo si chiude con un ulteriore tiro in porta dei rossoneri, questa volta l’autore è Balotelli che da fuori area calcia un pallone velenoso, che non arriva però in porta. Non si può recriminare praticamente nulla ai rossoneri in questi primi 45 minuti. Una traversa, un palo e diverse altre buone occasioni create.

Il secondo tempo si riapre con un Atletico più pericoloso. Per una svista difensiva di Abate, Diego Costa si trova solo e tenta una conclusione spettacolare, ma per fortuna dei milanisti sbaglia la rovesciata. Altre occasioni per il Milan arrivano al 60’, quando Kakà tira in porta da buona posizione, ma la palla finisce fuori, e al 66’, quando Essien solo davanti al portiere colpisce malamente di testa. L’Atletico però è cresciuto nella ripresa, crea più giocate, ci prova, si rende più pericoloso, seppur non in modo così clamoroso. Continua la sfilza di falli e cartellini estratti. Il bersaglio più colpito, neanche a dirlo, è Balotelli, vittima di due falli nel giro di due minuti, dai quali non esce propriamente bene. Dopo De Sciglio, si abbatte così un’altra tegola su casa Milan: Balotelli ha male alla spalla destra ed è costretto a uscire per Pazzini.

L’Atletico cresce in questi ultimi minuti, complice un Milan che, su stessa ammissione di Mister Clarence nel post-partita, sembra non averne più da un punto di vista fisico. È all’83’ che ha luogo il calcio d’angolo fatale. L’Atletico batte, Abate devia la palla di testa, che si impenna e finisce in zona secondo palo. Diego Costa è bravo a smarcarsi e, solo davanti ad Abbiati, insacca con facilità portando la squadra spagnolo in vantaggio. Mentre i tifosi spagnoli esplodono di gioia, San Siro ammutolisce davanti a cotanta sf…ortuna.

L’andata finisce così, con un Atletico che espugna San Siro, diciamolo, immeritatamente. Ai rossoneri si può recriminare solamente di non essere stati in grado di concretizzare le diverse occasioni avute, ma, d’altra parte, contro una traversa piena e un palo su una parata che ha del miracolo si può fare ben poco. I tifosi applaudono orgogliosi della buona prestazione dei rossoneri, ma allo stesso tempo delusi da un risultato che non racconta la verità. Anche allenatore e giocatori si dichiarano soddisfatti della partita disputata e non potrebbe essere altrimenti. Ora il gioco si fa ancora più duro. Il Milan dovrà volare a Madrid con uno svantaggio notevole, appesantito dal fatto che in casa gli spagnoli possono risultare devastanti. Ma, come testimonia il detto, è quando il gioco si fa duro che i duri iniziano a giocare. Vedremo se i rossoneri lo saranno abbastanza, vedremo se il Milan riuscirà a vestire nuovamente lo smoking da grandi eventi ribaltando questo ingiusto risultato menzognero dal sapore amaro.


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