Per vincere ci vuole cattiveria ed è proprio questa che è mancata agli uomini di Garcia nella semifinale di ritorno tra Napoli e Roma.
Si partiva dal risultato dell’andata, un 3 a 2 racimolato agli ultimi minuti da uno strepitoso Gervinho che aveva fatto sperare i tifosi giallorossi nell’ipotetica conquista della finale di Coppa Italia; invece finale svanita per la Roma e conquistata meritatamente dal Napoli, autore di una grandissima partita e soprattutto più cinico ed affamato rispetto alla squadra rivale: un secco 3 a 0 che sintetizza la grande concretezza messa in campo dagli uomini di Rafa Benitez.
Eppure i giallorossi sembravano andare alla grande nei minuti iniziali, divorandosi una clamorosa occasione con Destro e andando alla conclusione con più di un giocatore, la solita storia, come nella partita di domenica contro la Lazio, troppe palle gol sciupate.
La legge del Gol sbagliato,gol subito a volte ritorna valida: gran traversone di Maggio per la testa di Callejon che, lasciato libero da Torosidis, al 33’ sigla l’1-0 per i partenopei; Napoli che con questo risultato intravede la qualificazione e Roma costretta a reagire.
Capitolini che però accusano il colpo e non riescono ad essere pericolosi sul finire del primo spezzone di gioco, si va quindi negli spogliatoi sull’1 a 0 per il Napoli.
Passano tre minuti dal rientro in campo delle squadre ed il Pipita Higuain porta il Napoli sul 2-0 sotto gli occhi di Diego Armando Maradona, arrivato per il secondo tempo allo stadio: il numero nove argentino, anticipa un’altra volta Torosidis, sta volta sugli sviluppi di un calcio d’angolo.Il crollo giallorosso non finisce qui.
Infatti dopo due minuti Jorginho, innescato da una grandissima palla di Mertens, firma il tris con un tocco preciso che manda la Roma al tappeto: 3-0.
A questo punto la Roma prova a reagire con Strootman che con un gran colpo di testa manda la palla alle spalle di Pepe Reina, gol che però viene annullato giustamente per fuorigioco e risultato che resta invariato.
Garcia prova il tutto per tutto e manda in campo forze fresche per risollevare le sorti del match: dentro Maicon, Totti e Florenzi ma storia che non cambia, la formazione giallorossa appare poco cinica e sopratutto il suo gioco non è splendente come al solito, il Napoli può così gestire la partita a proprio piacimento.
Da segnalare al 79’ l’espulsione di Strootman che dopo aver commesso un fallo, applaude ironicamente l’arbitro Rocchi che lo spedisce in anticipo sotto la doccia, la disfatta per gli uomini di Garcia si fa ancora più amara e la festa per Napoli è appena iniziata.
Quindi San Paolo che gioisce al triplice fischio arbitrale e Roma che saluta la finale, lasciando spazio ai partenopei, autori di una partita a dir poco perfetta.
Napoli che è stato più spietato, complimenti quindi a Benitez e ai suoi uomini; Roma che poteva essere molto più cattiva ma non lo è stata, eliminazione meritata.
Ora viene il duro, bisogna cercare subito la reazione e ritornare alla vittoria, tentando di inseguire l’unico sogno rimasto, un sogno difficile ma ancora non impossibile; e allora daje lupi, mai abbassare la testa e sopratutto sempre e comunque Forza Magica.