CasaFacile: 19 anni e non sentirli! #mycasafacile

I miei post arrivano di getto.
Poi se ne restano a decantare un pochino. Li rileggo, li affino, correggo i refusi cerco di eliminare le ripetizioni.
Scrivere questo post, che è uno degli elementi richiesti dal Regolamento per partecipare al concorso indetto da CasaFacile (di cui già vi ho parlato), è stato più difficile di quanto pensassi.
Vi spiego subito il motivo.
Come vi ho raccontato CasaFacile sta cercando delle Blogger per far crescere la Famiglia di appassionate di craft, grafica e styling.
Ecco se di grafica e styling capisco poco e niente io ho l'ardire di collocarmi nel craft che, traducendo alla buona in "abilità", magari mi calza un pochino.
Qualche cosina, ho pensato, la so fare anche io.
Quindi ho deciso di buttarmi.
Torniamo al punto e cioè alla difficoltà nell'imbastire questo post che deriva proprio dal tema che viene richiesto per il post stesso. E cioè "perché amo CasaFacile".
"Amare" è una parola che non sono solita usare e, francamente, mi sento un po' in imbarazzo ad applicarla ad una rivista, anche se la Rivista in questione la acquiso proprio volentieri per delle peculiarità che io apprezzo molto.
Vediamole insieme e ditemi se le condividete:
- è sempre nuova ma fedele a se stessa
- propone soluzioni per tutte le tasche
- ogni mese ci trovo dei "volti noti" ed è un po' come essere in famiglia
- costa poco ed offre molti contenuti (questo avrei dovuto metterlo in testa all'elenco, ché di questi tempi non è una cosa da sottovalutare!)
- quando ci vedo degli oggetti o elementi di arredo che possiedo gongolo (succede. Di rado, ma succede).
Ho allora riflettuto sul motivo per cui in questi anni ho mantenuto inalterato il mio rapporto con CasaFacile (anche se in qualche occasione l'ho tradita con "I Miniappartamenti") arrivando, addirittura ad abbonarmi per non perdere nemmeno un numero come solo usavo fare con Topolino (e se non è manifestazione di affetto questa!) e sono arrivata a questa conclusione.
Io amo La Casa.
Nel senso di luogo in cui arrivi e subito sai chi sei.
E sai anche che non potresti essere da nessun'altra parte in quel momento.
Ci sono due sogni che faccio in modo ricorrente.
Con entrambi mi sveglio con un senso di euforia, ed è un peccato che non si possa decidere prima cosa sognare (che cosa profonda che ho scritto, vero?).
Dopo questa perla ve li racconto, dai!
Il primo mi vede girare per casa mia quando ad un tratto scopro un corridoio o una scala che non ricordavo di avere.
Una volta percorsi trovo delle nuove stanze.
Oppure una soffitta.
Oppure una terrazza.
E provo un senso di stupore e meraviglia che solo a Natale!
Nel secondo sto percorrendo un sentiero in montagna, immersa dentro un bosco fitto, di quelli che non ti permettono di vedere il cielo e nemmeno di capire se è giorno o notte.
Arrivata al culmine si apre una radura.
In mezzo c'è una casa che io riconosco.
Non lo so dove sia, non lo so se esista sul serio, ma la sensazione è quella di essere arrivata a Casa e mi sveglio sempre prima di entrare.
Siccome di case ne ho cambiate alcune nel corso della mia vita, e proprio in questo periodo siamo in procinto di avviare la costruzione di quella che potrebbe essere la "definitiva", mi piace pensare che entrerò nella casa che vedo nel sogno quando la nuova casa reale sarà completata.
In questi anni CasaFacile mi ha aiutata a:
- immaginare la casa ideale, quando vivevo ancora con mamma, papà e sorella e non avevo molta voce in capitolo (e nemmeno mia sorella. Altrimenti avremmo potuto fare grandi cose);
- organizzare decentemente gli spazi, quando acquistai finalmente il mio primo appartamento. La bellezza di 40 metri quadrati tutti miei (anche se con sopra un mutuo in realtà erano della banca) comunque sia una reggia, per me! Ora capito perché il tradimento?
- Arredare, quando mi sono sposata e trasferita in una casa vera (per dimensioni intendo, non che l'altra fosse di legno e paglia);
- divertirmi, quando è stato il momento di "riempire di cose" la casa delle vacanze (attività che mi è riuscita benissimo, quella di riempire. Chiedere a mio marito per referenze, io riempio ogni pertugio).
Ora posso riprendere i vecchi numeri e sfogliarli ancora e ancora per la nuova avventura che ci aspetta.
Perché mica li ho buttati! (*)
Anzi, in questi giorni ho proprio pensato di dare loro una nuova Dimora grazie ad una idea scovata su Pinterest!
Ho recuperato un vecchio raccoglitore che in ufficio stavano per eliminare.
Come prima cosa l'ho tagliato per dare la forma che volevo, poi l'ho ricoperto di carta velina rosa shocking (questo colore non lo sentivate dagli anni novanta, vero?) e colla vinilica; purtroppo riportava delle immagini troppo scure che con i soli acrilici non riuscivo a nascondere.
Ho ripassato il tutto con una pasta di struttura bianca tirandola con il pennello per fare in modo che trasparisse il colore sottostante.

Poi mi sono divertita ad inserire i particolari della mia piccola Casetta!

Quasi dimenticavo.
Vi do una piccola anticipazione della avventura nella quale ci stiamo imbarcando io e Luigi.
Là dove c'era l'edera

adesso c'è... niente!

Come vedete avremo un bel margine di manovra!
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(*) e di certo non butterò il numero di dicembre 2014 che ha un refuso in copertina...
diventerà un pezzo da collezione tra un po' di anni!

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Con questo post partecipo al Concorso "Diventa blogger CF style!".
Siccome non ho grandi numeri punto tutto sulla simpatia.
Quindi sono rovinata!