Casatiello O Tortano?

Dalla città partenopea un gustoso pane a ciambella ricco di particolarità e di simboli.

Continuiamo il nostro tour  pre-pasquale parlando di questo curioso pane partenopeo,  intanto precisiamo che casatiello e tortano sono la stessa cosa e si differenziano perché il primo, che viene mangiato solo a pasqua, viene cotto con al suo interno le uova, posizionate intere, con il guscio e ben in vista.  Il secondo invece, al quale manca questo ingrediente viene consumato tutto l’anno. Il termine casatiello sembrerebbe derivare da “caso”, termine dialettale che significa formaggio, elemento presente in grande quantità. Questo pane arricchito anche con ciccioli strutto ed altri salumi avrebbe, secondo la storica Rosamaria Curcio la funzione di simboleggiare la corona di spine.

Ingredienti:

1 kg di farina
½ l di acqua
20 gr. di sale
1 panetto di lievito (25 gr.)
300 gr. di strutto,
200 gr. di formaggio pecorino a pezzetti
300 gr. di salame napoletano a tocchetti
cicoli,                                                                                                                                                                                                                                      300gr.di pancetta a cubetti,
5 uova,
pepe

Preparazione:

Impastare la farina con l’acqua, il sale e il lievito e lasciar riposare in luogo riparato a temperatura ambiente per una notte, quindi, la mattina unire lo strutto e successivamente i restanti ingredienti, stendere l’impasto a mo di grosso grissino e tenendone da parte un po;  formare in una teglia coperta da carta da forno una ciambella richiudendo il vostro “grissino”. Decorare la ciambella disponendo con una leggera pressione le uova che andranno poi richiuse con striscioline di pasta  messe a croce sulla parte sporgente dell’uovo. Quocere in forno preriscaldato a 180° per circa un’ora.