Un immobile che risale al 1695 e che dopo alterne vicissitudini era stato dichiarato inagibile nel 1994 e che consente di creare un nuovo modello di complementarietà di servizi che può fare da esempio per le (58!!) cascine pubbliche milanesi ancora presenti.
Il nome di “Cuccagna” vien dato nel 1920 per ricordare un’altra cascina limitrofa abbattuta e costituiva un insediamento di botteghe artigiane con anche una piccola osteria. Per una quindicina di anni rimane un cumulo abbandonato e poi una cooperativa (la Cuccagna) ha riavviato la sua nuova vita.
Tra le numerose proposte coerenti con l’Expo 2015 c’è quella, simpatica, di creare il contadino urbano (attenzione alla qualità alimentare, didattica, filiera corta, stagionalità)
Per diventare contadino urbano ci vuol poco, un assegno di 250€, ci sono le istruzioni sul sito e poi partecipare. Tutti i versamenti sono deducibili. Per completare il progetto (giardino, laboratori per ambiente e alimentazione, auditorium, ristorante, luoghi di progettazione e accoglienza, ecc..) .
Un progetto collegabile ad Expo (si farà?) e che sviluppa quel concetto di rete dinamica del territorio fra l’urbano e la ruralità. Le idee son tante e mancano ancora 270.000€ (riscaldamento, sistemazione impianto elettrico, giardino, ecc..) che dire, una meta ancora lontana ma affascinante. Visitate il sito www.cuccagna.org, magari volete partecipare a questa rinascita!!