Cascina Valentino (Asti)

Un bell’esepio di agricoltura sociale su un’azienda agricola degli anni ’20, dedica essenzialmente all’allevamento dei vitelli. L’azienda agrituristica si chiama “Il buon seme” e dal 2010 grazie alle possibilità dei fondi comunitari e nazionali sullo sviluppo rurale ha attivato anche le potenzialità delle attività multifunzionali: fattoria didattica, sociale, ampliando i terreni e gestendo ora la Cascina Valentino.

A San Damiano d’Asti c’è il cuore agricolo mentre a Cascina Valentino c’è il nuovo modello di agricoltura sociale. Sociale è anche l’uso intelligente e di basso impatto ambientale per riscaldare con stufe a legna, recuperare l’acqua piovana, riscaldarsi con l’energia solare, ecc..

Condivido particolarmente la loro mission:

Crediamo nel welfare rigenerativo, un welfare capace di stimolare la realizzazione di reti che agiscano sia sulla persona che sui sistemi di relazione delle comunità rurali, costruendo nella campagne luoghi capaci di accogliere non solo i fruitori esterni alla ruralità (turisti), ma anche gli abitanti locali, vecchi e nuovi che siano. “

Una struttura che volendo inserirsi nel sociale collabora con Coldiretti, con le coop. sociali, con specifiche associazioni che progettano su bandi con finalità sociali, educative promosse da Fondazioni bancarie ed anche da gruppi pubblici (es. Enel Cuore Onlus).

Enel Cuore opera nell’ambito dell’assistenza sociale e socio-sanitaria, a sostegno dell’educazione, dello sport e della socializzazione, con particolare riguardo verso i bambini, gli anziani, le persone con disabilità.

Segnalo 2 interessanti e recenti progetti:

• Comunità Mamma-bambino “ Il melograno” (accoglienza di mamme e bambini in difficoltà
• Il nido in famiglia “Il Piccolo Principe” per bimbi dai 3 mesi ai 6 anni
• il nido in Cascina (almeno era in progettazione l’apertura in quest’anno) , una piccola struttura per un servizio alle famiglie vicine alla fattoria per 4 bambini dai 3 mesi ai 3 anni

La produzione ortofrutticola e zootecnica serve essenzialmente per l’agriturismo e mi sembra originale informare che l’azienda aderisce al Consorzio di tutela del Cappone d’Asti che alleva in circa 70 capi con alimentazione aziendale.

Un’azienda di interesse sia per il consumatore che per le famiglie della zona che necessitano di servizi educativi ed anche di inclusione sociale per disabili, operando essa in collaborazione con le strutture sociali locali.

Ecco il sito http://www.ilbuonseme.it