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Caserta: Assassino incastrato dal suo stesso sangue

Creato il 27 febbraio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Caserta: Assassino incastrato dal suo stesso sangueI parenti di Saviano lo aspettavano per il pranzo domenicale ma la mattina dello scorso 19 dicembre denunciarono la sua morte. La porta di casa dell’anziano era stata forzata dall'esterno e all'interno tutto era a soqquadro: per i militari della locale stazione era chiaro che si trattasse di una rapina sfociata in omicidio: Dascalu, hanno accertato gli investigatori coordinati dal pm di Santa Maria Capua Vetere Giuliano Caputo, si era introdotto nella villetta perchè contava di trovare parecchi soldi frutto dell'attività di assicuratore del settantatreenne.
Dopo aver sorpreso Saviano nel sonno, il rumeno lo aveva legato e colpito con calci e pugni e, pur di farsi indicare il luogo in cui teneva nascosti i soldi, gli era salito con le ginocchia sul torace fino a provocarne lo sfondamento.
Su Dascalu si erano immediatamente concentrate le indagini: i carabinieri avevano infatti appreso dai membri della comunità rumena della sua repentina fuga in patria, la notte stessa dell'accaduto, segno che aveva disponibilità di liquidi. Nel corso della conseguente perquisizione domiciliare erano stati poi rinvenuti dei jeans sporchi di sangue, inviati per gli esami scientifici al Ris di Roma; quel sangue era risultato appartenere proprio a Saviano.
A incastrare Dascalu anche le immagini di una telecamera posta all'esterno della villetta dell'anziano, e le dichiarazioni dei suoi stessi connazionali, che lo hanno descritto come un violento, dedito a rapine, furti ed estorsioni; tra l'altro il 34enne, si è scoperto, nel 2009 era già stato arrestato dai carabinieri di Pietramelara perché raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dalle autorità romene per reati contro il patrimonio; era tornato in patria a scontare la pena, quindi di nuovo in Italia dove ha continuato ad arrangiarsi violando la legge.

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