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Caso Cancellieri: la Camera rigetta la mozione di sfiducia

Creato il 20 novembre 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

Annamaria Cancellieri, in compagnia di Ligresti20 NOVEMBRE – La mozione di sfiducia contro il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri è stata rigettata dalla Camera dei Deputati con 405 voti contrari. I deputati favorevoli sono stati invece 154 e tre gli astenuti.

Sul caso Cancellieri-Ligresti si è letto e detto di tutto, a partire dal fatto che un ministro non dovrebbe intercedere personalmente a favore di amici e conoscenti implicati in procedimenti giudiziari. Già durante la trasmissione Che tempo che fa, la scorsa settimana, Matteo Renzi aveva sottolineato: «Sono convinto che la Cancellieri sia una persona perbene, un servitore dello Stato. Il punto è un altro: con le sue telefonate ai Ligresti, sembra che la legge non sia più uguale per tutti (…) Si trasmette il messaggio per il quale se conosci qualcuno riesci a svincolare. È un meccanismo atroce». Eppure, Annamaria Cancellieri ha sempre ribadito la sua estraneità a qualsiasi ricostruzione dei fatti non corrispondente al dato reale, cioè al suo semplice attivarsi di fronte all’appello di un amico, preoccupato per le sorti della figlia. Sono fatti penalmente irrilevanti che hanno tuttavia causato nuove scosse all’interno delle già fragili larghe intese. Dalla Procura di Torino, nei giorni scorsi è giunta la notizia che non vi sono iscritti nel registro degli indagati, sebbene sia stato aperto un fascicolo modello K, relativo cioè a fatti nei quali non si ravvisano reati ma che potrebbero richiedere un approfondimento. Il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, ha specificato che il fascicolo verrà trasmesso alla Procura di Roma, in quanto territorialmente competente.

Fino a ieri, anche il Financial Times dava per “probabili” le dimissioni del ministro Cancellieri. Oggi, però, non sono giunte né le dimissioni né il voto di sfiducia.

cancellieri-annamaria
Il candidato alla segreteria del PD Pippo Civati, che ha appoggiato la mozione con M5S, ha commentato il voto affermando di essere alla presenza “dell’ennesimo, impolitico, ricatto”, riferendosi alle parole del Premier Enrico Letta, per il quale «Sfiducia a lei è sfiducia al governo». Durante la discussione tenutasi oggi a Montecitorio; i deputati M5S hanno fatto squillare all’unisono i propri telefoni cellulari, in segno di protesta per chi vorrebbe avallare, giustificando la condotta del Guardiasigilli, una giustizia di classe, distinta a seconda che si sia cittadini di serie A o B.

Guglielmo Epifani, attuale segretario del PD, aveva già annunciato il voto contrario del suo gruppo alla mozione di sfiducia. Al contempo, però, lanciava una “tirata d’orecchie” al ministro, colpevole di non aver specificato, nelle sue telefonate a Ligresti, che sarebbe intervenuta nel rispetto dei suoi doveri e del suo ruolo.

Anche il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, aveva annunciato il voto negativo da parte del suo gruppo. Aggiungendo tuttavia che «Quella di oggi è una vittoria di Pirro. Il PD, con le sue insopportabili lotte di potere, ha ucciso le larghe intese con la decadenza di Silvio Berlusconi e oggi stringe un cappio doppio al collo del Premier Letta».

Nel frattempo, discutendo con i giornalisti alla Camera, il Guardiasigilli Cancellieri ha espresso l’idea di creare una sorta di numero verde, per venire incontro alle esigenze di tutti i detenuti.

Silvia Dal Maso

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