Umberto Morgagni
Post di Umberto Morgagni, aderente di Fare. E’ il più bel messaggio che leggo da un pezzo. Dopo mi sono sentito come gli scozzesi dopo il discorso di Gibson/Wallace.
“Uso gli Status con il contagocce ma oggi spendo due parole sul caso Giannino: ho passato la giornata a rispondere al telefono e a mail di aderenti e simpatizzanti disorientati e indignati, chi con Oscar e chi con Zingales. Personalmente provo una forte rabbia: rabbia verso Zingales, che ha messo a repentaglio il miglior progetto politico italiano degli ultimi vent’anni, preoccupandosi solo di chissà quale tornaconto. Rabbia verso i nostri consulenti politici, incapaci di gestire una situazione di crisi e di dare indicazioni su come gestire una risposta trasparente e definita. Rabbia infine con Oscar Giannino, per il quale migliaia di attivisti si sono spesi, che ha peccato di vanità attribuendosi una carriera universitaria inesistente e che non ha ammesso subito la colpa.
E’ impossibile non ascoltare con ammirazione Oscar quando parla alla radio, in TV o su youtube: sa cosa dice, argomenta, si appassiona, difende le sue idee. Non mi ha mai sfiorato l’idea di controllare cosa avesse studiato o che avesse o meno il pezzo di carta: alla prova dei fatti, le sue argomentazioni riflettevano sempre una solida base in termini di teorie e dati. Il punto è che Oscar mi ha convinto, gli altri fondatori mi hanno convinto, gli aderenti e le persone vicine a Fare mi hanno convinto. Le idee sono dannatamente buone e indicano la via dello sviluppo, del lavoro e della crescita per l’Italia: indicano nel dettaglio le cause, i rimedi, i provvedimenti fondamentali per ripartire.
Tutto ciò per discolpare Oscar? Odio minimizzare: Oscar, non solo ha detto una bugia, ma ha anche fatto partire il progetto in cui tutti crediamo lasciando una bomba a orologeria innescata con una ingenuità politica disarmante. Questa la sua colpa.
In una riunione a Roma, ricordo Oscar che ha esordito dicendo “la mia più grande paura non è di non farcela, ma di deludervi”. Oggi, a livello umano, probabilmente Oscar è il più duro giudice di se stesso, consapevole di quanto questa storia ci stia danneggiando.
E’ una persona di infinito valore, anche se venisse fuori che ha la terza media e basta: io firmerei subito per averlo in parlamento ma, come ha detto lui stesso, se la sua credibilità perduta danneggia la credibilità di Fare, l’unica strada è dimettersi in bianco già ora, per non lasciar dubbi sulla severità da applicare in ogni questione importante.
Gestita meglio, questa storia si sarebbe conclusa con un video di Oscar che spiegasse la sua debolezza e il motivo della bugia: sarebbe toccato poi agli elettori dare o no una seconda occasione votandolo o meno, memori di quanto abbia perso a livello personale per mandare avanti questo progetto e memori di quali siano le alternative in campo. Ora, le dimissioni subito sono l’unico segnale per non lasciar passare sotto silenzio che Fare è e rimane l’unica possibilità di salvezza per il paese.
Votate Fare, fatelo votare e andate orgogliosi della spilla sul petto, del lavoro fatto fino ad oggi e della strada intrapresa. Fortunatamente il nostro non è un castello di carta che si regge sul nome di una persona, ma un progetto concreto e dettagliato che tutti sappiamo essere l’ultima spiaggia per invertire la rotta e tornare a crescere.
Umberto Morgagni”