Potrebbe esserci una svolta importante nel caso Magherini, l’ex calciatore della Fiorentina morto nella notte tra il 2 e il 3 marzo in circostanze ancora poco chiare. ( leggi qui )
Magherini era stato fermato dalle forze dell’ordine mentre usciva in stato confusionale da una pizzeria, dove aveva sottratto un cellulare. Alla vista della pattuglia dei carabinieri l’ex calciatore, in preda al panico, tenta la fuga. All’ arrivo della seconda pattuglia, Riccardo viene bloccato contro il cofano di una macchina e ammanettato, poi finisce a terra.
Un passante registra tutto col telefono, l’uomo a terra urla e chiede aiuto. Arrivano due ambulanze, una dietro l’altra; i paramedici si accorgono che l’uomo è in preda ad un attacco cardiaco ma ormai non c’è più nulla da fare. Ad un attratto le urla s’interrompono e cala il silenzio. Riccardo, nonostante i soccorsi e i tentativi di rianimazione, muore.
La famiglia Magherini, subito dopo l’accaduto, sporge denuncia. La procura di Firenze, quindi, dà avvio ad un’indagine sui quattro
Sono inoltre state rese note delle fotografie del cadavere di Magherini, che presenta vistose ecchimosi ed escoriazioni. Settantadue testimoni sono stati ascoltati dagli inquirenti, alcuni di essi hanno affermato di aver visto l’uomo colpito da calci e pugni dalle forze dell’ordine.
La svolta nel caso potrebbe essere costituita però, dalla presenza di un testimone chiave, ripreso dal video. Questi avrebbe assistito impassibile all’ arresto del calciatore e a tutta la vicenda che ne è seguita, guardandola fermo dal lato opposto della strada. E’ stata la trasmissione Chi l’ha visto? a svelare la presenza dell’uomo in un fermo immagine. Sarebbe stato lui, un pizzaiolo di origine ucraine, a chiamare il 112. Il pizzaiolo dichiara di aver visto l’ex calciatore colpire i carabinieri con calci e pugni, ma nel video egli non reagisce alla vista di quella scena.
Il testimone, nelle dichiarazioni da lui rese, avrebbe difeso l’operato delle forze armate, le quali, a suo dire, avrebbero fatto solo il loro dovere. Quest’ulteriore testimonianza sembra rendere ancora più intricata la matassa sa dipanare.