Magazine Società

Caso Shalabayeva: volano solo gli stracci (C.V.D.) Si dimette solo Procaccini.

Creato il 16 luglio 2013 da Tafanus

Alma-Shalabayeva
Alma Shalabayeva e la figlia

Il legale: "Polizia sapeva chi è Alma"

Il capo di Gabinetto del ministro dell'Interno Alfano, che riferirà al Senato nel pomeriggio e alla Camera in serata, ha lasciato l'incarico in relazione alla vicenda Ablyazov. Rischia il posto anche il capo della polizia pro tempore Marangoni. Venerdì mozione di sfiducia per Alfano. Maroni: "In casi del genere, ministro coinvolto". Epifani invita a fare chiarezza: "Dimissioni Alfano potrebbero aprire crisi di governo". Renzi: "Letta prenda posizione". E l'Ue chiede informazioni sul caso. Il premier: "Il governo andrà avanti".

Caso  Shalabayeva , si dimette Procaccini. Il legale:
 

Angelino Half Ano

ROMA - Giuseppe Procaccini, il capo gabinetto del ministro dell’Interno Angelino Alfano, si è dimesso. La decisione è arrivata ieri sera, dopo le polemiche che hanno investito il ruolo avuto da lui nella gestione del caso Shalabayeva. Procaccini, che avrebbe presentato una lettera al ministro in cui spiega i motivi per cui lascia l'incarico, è dunque il primo a fare un passo indietro in seguito alla vicenda, ma nonostante questo l'ex capo di gabinetto continua a difendere il vicepremier assicurando che il ministro "non sapeva" dell'accaduto.
Il ruolo di Procaccini. Il prefetto Procaccini, su indicazione di Alfano - secondo quanto è emerso finora - incontrò il 28 maggio scorso al Viminale l'ambasciatore kazako Andrian Yelemessov e il suo primo consigliere. Al centro della riunione Muktar Ablyazov, dissidente kazako oppositore del regime, già capo di un'importante banca kazaka, accusato di truffa e ricercato dal Kazakistan e anche da Mosca, come risulta dalla sua scheda inserita nel sito dell'Interpol. Muktar Ablyazov - dissero i diplomatici - era a Casal Palocco. Procaccini spiegò ai kazaki che la competenza era della polizia e li inviò al Dipartimento della pubblica sicurezza, da dove la segnalazione dei diplomatici fu girata alla Questura di Roma. Seguirono il blitz nella villa di Casal Palocco e la successiva espulsione, poi revocata, di Alma Shalabayeva.

Epifani: "Se vero, perché Alfano non sapeva?"
. Le dimissioni del capo gabinetto del Viminale Giuseppe Procaccini sono "un fatto non usuale", è stato il commento del lader del Pd, Guglielmo Epifani, ospite di Repubblica.it: "Non ricordo uno con un ruolo così importante dimissionario". Epifani, che ha insistito sulla necessità di fare chiarezza sulla vicenda, ha però sottolineato che bisogna anche capire i motivi per i quali Alfano sarebbe stato tenuto all'oscuro. Poi, però, ha detto che, nel caso risultasse che era al corrente, "va da sé che debba dimettersi".  Eventuali dimissioni di Alfano potrebbero causare una crisi di governo (...NEL CASO???? Andiamo, Epifani, non avalli anche lei la tesi che siamo governati da una banda di coglioni a loro insaputa... Per piacere!... NdR)
Il rapporto di Pansa. Era un passaggio atteso da giorni la consegna, da parte del capo della polizia Alessandro Pansa, di un rapporto sul caso Ablyazov: sull'espulsione in tutta fretta dall'Italia di moglie e figlia del dissidente kazako. La relazione è arrivata in mattinata al Viminale.  Il capo della polizia, Alessandro Pansa, poi verrà audito in commissione diritti umani in Senato, dopo l'informativa del governo. Lo ha annunciato il senatore del Pd, Luigi Manconi. Intanto la Farnesina "valuterà i termini delle iniziative da assumere presso le aurotità kazake", in particolare per capire "come l'ambasciatore abbia potuto accedere agli uffici del Viminale. Sicuramente non si è rivolto a noi", ha detto il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli in Commissione Esteri della Camera. (...la Bonino non ha niente da spiegare? O si appresta anche lei a "dimettere" il Capo di Gabinetto? NdR)

Renzi: "Ora Letta intervenga su Alfano".
''Il presidente del Consiglio
Letta sentirà cosa dirà Alfano, valuterà e prenderà una posizione, dirà se le spiegazioni date lo hanno convinto. Sono sicuro che Letta dirà parole chiare'', ha detto Matteo Renzi, sindaco di Firenze. "Immagino andrà in aula egli stesso e dovrà prendere posizione sulla vicenda, dovrà dire se le considerazioni di Alfano lo avranno convinto o no. Io - ha aggiunto - non entro nel 'giochino', dico che sia Letta a giudicare se il suo ministro degli Interni e il suo ministro degli Esteri hanno agito correttamente'' (Renzino, e chiedere qualcosina anche al suo amivo Berlusconi??? E' informato che ancora questa settimana il dittatore kazako era in vacanza in Sardegna, presso uno dei più cari amici di Berlusconi, a sua volta grande e dichiarato amico ed estimatore di costui? E fare qualche domandina a Silvio no? NdR)
L'Ue chiede informazioni. L'Unione europea "ha chiesto informazioni alle autorità italiane su quanto avvenuto" nell'espulsione della moglie e della figlia del dissidente. Lo riferiscono fonti europee precisando come le informazioni chieste da Bruxelles servano a "verificare che siano state seguite le norme europee" in materia di asilo.
Cancellieri: "Convinta che il ministro non sapesse". Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri si dice "onestamente, convinta che Alfano non sapesse. Per una normale espulsione non si informa il ministro, altrimenti dovrebbero informarlo centinaia di volte". Ma aggiunge: "La mancanza è stata proprio quella, considerarla una normale espulsione" (...ecco, Ministra... si è salvata in corner. No, non era una normale esplulsione. Quindi il Ministro andava informato. E quindi lei ha pisciato fuori dal vaso. TUTTI state pisciando fuori dal vaso, per impedire il distacco delle vostre pregiate poltrone dai vostri pregiati culi. NdR)
Letta fiducioso sulla tenuta del governo: "Non ho alcun dubbio che il governo
andrà avanti e che supererà questi ostacoli" ha cmmentato il premier, Enrico Letta, rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se il governo potesse resistere a eventuali ripercussioni della vicenda Shalabayeva e a un'eventuale condanna di Silvio Berlusconi

(Enrico Letta, una nullità, un buono a nulla, capace di tutto. Si sta dimostrando nipote di suo zio, che ha passato una vita a tentare di mettere insieme il concavo col convesso. Non stanno insieme, il concavo col convesso. Quindi l'assenza di dubbi di questo esemplare di seconda generazione di "letta letta" su eventuali cadute del governo, significa una sola cosa: enrichetto si è inchiavardato alla poltrona coi tasselli Fisher - i migliori, i più resistenti - e non lascerà neanche se dovesse venire alla luce che metà dei suoi ministri stupravano suore e bambine durante l'ora di ricreazione. NdR)
Legale di Shalabayeva: "C'erano elementi per sapere".  "In questa vicenda c'è stata una violazione evidente dei diritti umani e non mi pare neppure del tutto esatto quel che si dice nel decreto di revoca dell'espulsione, cioè che non si sapessero certe cose: chi operava aveva gli elementi per sapere chi fosse Alma Shalabayeva". Lo dichiara l'avvocato Riccardo Olivo, legale della donna espulsa in Kazakistan, che oggi sarà in audizione dalla Commissione diritti umani del Senato. Il legale spiega inoltre che l'audizione, seguito di una precedente convocazione da parte della Commissione, è stata indetta "su richiesta di alcuni componenti della Commissione stessa e in particolare esponenti del Pdl, che nel precedente incontro non hanno potuto fare tutte le domande che ritenevano necessarie e hanno chiesto una nuova convocazione per approfondimenti e ulteriori quesiti"
(...facciamo le persone serie... tutti sappiamo che se digitando OGGI "Alma Shalabayeva" su google si trovano milioni di riferimenti... Ma noi abbiamo limitato la ricerca al mese precedente l'espulsione di Alma, ed abbiamo trovato migliaia di riferimenti. TUTTI potevano sapere - e di fatto sapevano - chi fosse Alma Shalabayeva, e perchè ci fosse intorno a lei tutto questo interessamento. NdR)
Chi pagherà. A farne le spese potrebbero essere proprio i vertici del dipartimento di Pubblica Sicurezza, del Viminale, forse anche della Questura di Roma. La linea del vicepremier, che insiste nel negare ogni responsabilità, è di sacrificare un'intera linea di comando. Oltre a Procaccini, rischiano il segretario del dipartimento di sicurezza, Alessandro Valeri e il capo della polizia pro tempore, Alessandro Marangoni. Ieri Pansa ha convocato nel suo ufficio i protagonisti di questa storia. Il dossier servirà a chiarire i dettagli tecnici di una storia peraltro già ampiamente conosciuta. Ma i nodi politici restano tutti. E infatti alla politica, cioè al ministro, spetterà decidere chi "sacrificare" tra i dirigenti.
La mozione di sfiducia. Il governo aveva previsto di riferire sulla spinosissima vicenda in commissione Esteri, sulla base della relazione di Pansa. Ma il piano viene vanificato dall'arrivo della mozione di sfiducia congiunta di M5s e Sel. Il dibattito sarà dunque sulle dimissioni di Alfano.

La mozione sarà discussa e votata dall'assemblea del Senato venerdì 19 luglio a partire dalle 8,30. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, secondo quanto riferito dalla capogruppo Sel, Lorendana De Petris al termine della riunione. La chiama per il voto iniziera' dalle 12,30. E per il ministro i rischi sono molti. Soprattutto se dovesse passare la richiesta di un voto segreto. Nel Pdl tutti, falchi e colombe, nelle ultime ore si sono ufficialmente schierati a tutela del segretario Pdl. Ma resta da capire cosa accadrà nelle urne. Visti soprattutto i tanti mal di pancia nell'area Pd. Soprattutto nell'area renziana. E i parlamentari socialisti, secondo indiscrezioni, sono orientati a votare la sfiducia ad Alfano sostenendo, quindi, la mozione Sel-M5s. "Sulla vicenda Ablyazov è giusto fare luce. Ma vanno ricordati due fatti fondamentali. Il primo è che sul "dissidente" kazako pendono una serie di mandati di cattura emessi dall'Interpol. Il secondo è che la magistratura italiana con più atti ha avallato l'operato della nostra polizia. Niente speculazioni politiche, quindi. Chiarimenti sono necessari, ma gli attacchi al ministro Alfano sono assolutamente ingiustificati", è la posizione di Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato (Pdl). "Alfano resterà al suo posto? Penso proprio di sì. Anche perché normalmente le mozioni di sfiducia individuali hanno un effetto perverso, rafforzano i governi, rafforzano i ministri contro cui sono rivolte e indeboliscono chi le fa, in questo caso Sel di Vendola e i grillini", ha detto Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, intervenendo a "Radio Anch'io", su Radio Uno (...allora "rinforziamoci pure", seguendo il "teorema Brunetta"... NdR)

Maroni: "Ministro coinvolto". 
''Non faccio valutazioni, dico solo da ex ministro dell'Interno che casi del genere erano gestiti dalla struttura con il coinvolgimento di tutti, anche ovviamente del ministro''. Il segretario della Lega, Roberto Maroni, ha risposto così a chi gli chiedeva se ritenga che il ministro Alfano debba dimettersi per la gestione del caso Ablyazov.
Le congratulazioni kazake. A rendere complessa la situazione di Alfano c'è un ulteriore dettaglio, emerso in queste ore. Il 31 maggio, il giorno dopo l'espulsione di Alma Shalabayeva e della figlia, l'ambasciata kazaka mandò un fax all'ufficio immigrazione per congratularsi per il successo e la rapidità dell'espulsione. Possibile che anche questo documento sia rimasto sconosciuto al ministro e al suo gabinetto? Ricordiamo che fu proprio Alfano, il 28 maggio al Viminale, a chiedere al suo capo di gabinetto di ricevere l'ambasciatore kazako e il suo primo consigliere per ascoltare le loro richieste. Ma - dice il responsabile del Viminale - lui non seppe più nulla di quella pratica.
Osservatorio diritti dei minori: "Grave violazione".  L'osservatorio sui diritti dei minori interviene sul caso shalabayeva con una nota del vicepresidente, Antonino Napoli, nella quale si evidenzia come "lo Stato italiano abbia dimostrato che le leggi e le convenzioni sui minori sono solo carta scritta".

(Fonte: Repubblica)

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :