Il vertice tra Barack Obama e Vladimir Putin, in programma a Mosca il prossimo mese di settembre, potrebbe essere annullato se Edward Snowden per quella data si troverà ancora nella capitale russa: è quanto scrive oggi l’autorevole quotidiano russo Kommersant, che cita una fonte ritenuta molto vicina al Dipartimento di Stato americano. La misteriosa fonte – riporta il giornale russo – ritiene altamente improbabile che il presidente Usa possa condividere con l’ex analista del Nsa la propria presenza a Mosca, tanto che il Dipartimento di Stato avrebbe già comunicato al Ministero degli Esteri russo di volersi avvalere di questa possibile forma di ritorsione contro l’ostentata “neutralità” russa nella vicenda, che Washington ritiene invece un implicito sostegno alla fuga dell’uomo del Datagate.
Quello tra Obama e Putin sarà il primo vertice tra i due presidenti in terra russa, ed è stato fortemente voluto da ambo le parti per sciogliere la crescente tensione tra Casa Bianca e Cremlino, ormai divisi praticamente su tutte le più importanti questioni di politica internazionale: dalla Siria alle Pussy Riot, dallo scudo di difesa al recente arresto per spionaggio di un diplomatico americano dell’Ambasciata di Mosca, i rapporti Usa-Russia tendono al peggioramento. E la permanenza di Snowden nella zona di transito dell’aeroporto moscovita di Sheremetevo non ha certo migliorato la situazione.
A Mosca però le affermazioni riportate dal Kommersant hanno suscitato apparente stupore. “Non abbiamo ricevuto alcuna informazione a riguardo” ha glissato il Cremlino attraverso il suo portavoce Dmitrij Peskov, intervenuto a Radio Eco di Mosca. Anche l’ambasciatore Usa Michael McFaul ha confermato su Twitter che i preparativi per il viaggio di Obama proseguono senza problemi: “Siamo indaffarati per l’arrivo di Obama a Mosca e San Pietroburgo (dove parteciperà al G20, ndr), – ha twittato in russo il diplomatico – e aspettiamo ansiosi questa visita”.