Castel Volturno, maxi dettata della DDA di Napoli che con l’ausilio della Squadra Mobile di Caserta e del personale del Commissariato di P.S. di Castel Volturno, hanno eseguito alcune ordinanze di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l’organizzazione di stampo mafioso denominata clan “dei casalesi”, nei confronti delle persone di seguito elencate, organiche alla fazione Bidognetti, così si legge su Caserta Focus.
Le ordinanze sono state consegnate a
BITONTO Luigi, nato a Napoli il 31.07.1976 res. ad Afragola (NA), d.f.d. a Castel Volturno (CE), inteso O’ mullunaro, pregiudicato;
BITONTO Salvatore , fratello di Luigi, nato a Formia (LT) il 02.09.1985 res. ad Afragola (NA), inteso O’ mullunaro, pregiudicato;
DE LUCA Antonio Luigi, nato a Torino il 20.10.1980, ivi res., d.f.d. a Castel Volturno (CE), inteso O’ Torinese, pregiudicato;
TAURINO Carlo, nato a Cercola (NA) il 17.07.1974, dom. a Pescopagano di Castel Volturno (CE), pregiudicato.
La misura restrittiva è l’epilogo di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile-Sez. di Casal di Principe congiuntamente al citato Commissariato di P.S., che svelava l’esistenza di un gruppo costituito da pregiudicati, gravitanti negli ambienti della criminalità comune locale, reclutati nelle file del clan “dei casalesi-fazione BIDOGNETTI” per la riscossione di ratei estorsivi sul litorale domitio ed in particolare nel comprensorio di Castel Volturno (CE).
In particolare, secondo quanto appurato dagli investigatori, gli indagati, presentandosi “…per conto di quelli di Casale…” , avevano ad un disoccupato di Castel Volturno (CE) il pagamento di somme di denaro sulla raccolta, abusiva, delle pigne che questi aveva effettuato nella pineta di Castel Volturno (CE), perché interessati a far subentrare un loro referente. Poi, la vittima, anche a seguito di una violenta aggressione subita dal gruppo malavitoso, mai denunciata, era stata costretta ad allontanarsi dalla sua abituale dimora, non disponendo del denaro necessario per pagare “la tangente”.
Inoltre, è stato accertato che il gruppo era capeggiato dal citato TAURINO Carlo, fratello di TAURINO Ciro, cl. ’72, che il 2 Luglio 2013, in esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla D.D.A. di Napoli, era stato arrestato per una serie di condotte estorsive aggravate dal metodo mafioso, poste in essere in concorso con CIRILLO Luigi, cl. ’41, padre di CIRILLO Alessandro, alias ‘O Sergente, feroce killer dell’ala stragista facente capo a Giuseppe SETOLA.
Proprio TAURINO Carlo, al momento dell’irruzione di questa notte da parte dei poliziotti, tentava inutilmente di sfuggire all’arresto lanciandosi dal balcone della sua abitazione, sita al primo piano dello stabile dove risiedeva, procurandosi una frattura scomposta alla gamba destra. Inoltre, nel corso della successiva perquisizione nella sua dimora, i poliziotti sequestravano due fucili da caccia di provenienza furtiva, con matricola abrasa, uno dei quali era stato modificato e trasformato in una micidiale arma a canne mozze. Pertanto TAURINO Carlo è stato arrestato anche per la detenzione delle suddette armi. (Fonte Caserta Focus)