Castelli romani

Creato il 23 giugno 2011 da Pierotieni
Ha proprio detto così, che i romani sono culturalmente arretrati.
Ma non qualcuno in particolare che lui ha avuto modo di conoscere in questi lunghi(ssimi) anni frequentazioni capitoline. No, i romani in quanto tali, punto e basta.
Se nasci romano, soprattutto se sei romano dè roma, è inutile che ti danni a leggere, frequenti università o ti iscrivi a corsi serali. Il gap culturale (soprattutto nei confronti di certi politicanti lecchesi...) è talmente ampio che sarebbe fatica sprecata perseverare.
E lo dice uno che è reduce dal pratone di Pontida, dove l'evoluzione culturale è davvero lampante.
E lo dice uno che da vero affiliato alla P3 (il Partito della Patacca Padana) scopre all'indomani del voto che il suo piccolo Carroccio non è più al governo di alcuna grande città del Nord e meno male che c'è Roma ladrona a garantirgli il vitalizio.
E lo dice uno che dopo essersi riempito la bocca con la locuzione il partito del nord, capisce all'improvviso che quel partito è solo il terzo partito del nord, con circa la metà dei voti di ognuno degli altri due grossi partiti.
E lo dice uno che dice di interpretare gli umori della gente del nord e poi ha come massima aspirazione quella di portare uffici dentrati, portaborse e ulteriore inutile burocrazia ministeriale nella capitale della laboriosa Brianza.
E lo dice l'esimio Ing. Roberto Castelli... e abbiamo detto tutto.

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