Arrestato Daniele Santucci, presidente dell’AIPA, conosciuto nell’alto varesotto, e non solo, per essere un benefattore. “Dava sempre soldi a chi gliene chiedeva”, dicono i cittadini della zona. E’ accusato di peculato dalla Guardia di Finanza di Lecco, per aver sottratto 7 milioni di euro, destinati ad 800 enti comunali, usandoli a scopo personale.
L’imprenditore e presidente di AIPA, Daniele Santucci (danielesantucci.eu)
Una notizia che ha sconvolto Luino e tutto il medio-alto Verbano. Un fatto che fa saltare dalla sedia. Il sessantacinquenne, Daniele Santucci, presidente dell’Aipa è stato arrestato ieri con una pesante accusa, quella di peculato. Il motivo è legato ad una serie di riscossioni fantasma sui tributi per le affissioni pubblicitarie, che gli avevano dato la possibilità di acquistare ranch, auto di lusso, monete d’oro e lingotti.
Daniele Santucci, negli scorsi anni, ha promosso e sostenuto diverse iniziative e progetti culturali e di solidarietà. Per quanto riguarda i progetti di beneficenza, ha dedicato rilevanti risorse ed impegno a sostegno del progetto dell’associazione Onlus Mosico Euroafricano per la realizzazione di una casa di accoglienza e di assistenza per bambini in Botswana (Africa Meridionale). Numerose sono poi le iniziative culturali finanziate da Daniele Santucci: in particolare pubblicazioni dedicate alla cultura gastronomica italiana o alle bellezze artistiche e naturali del nostro Paese.
Dopo lunghe indagini, iniziate lo scorso anno, in carcere è finito così l’imprenditore milanese residente a Varese, presidente dell’Aipa (Agenzia italiana per pubbliche amministrazioni), società con sede a Milano, ma attiva lungo tutta la Penisola. Così è emerso come Santucci avrebbe “acceso due conti correnti presso altrettanti istituti di credito, intestandoli formalmente alla società di riscossione (AIPA), ma dimenticando di farli confluire nella contabilità ufficiale”. Nonostante il flusso di denaro sarebbe risultato assolutamente regolare, il riscontro tra la documentazione bancaria e le scritture contabili della società hanno evidenziato come i due conti correnti sarebbero stati il canale attraverso cui stornare i soldi destinati alle casse degli enti locali in modo da poterne disporre per sè. ”Circa sette milioni di euro destinati agli enti locali legittimati a riceverli utilizzandoli per propri scopi personali: acquisto di automobili di lusso, viaggi, lingotti d’argento e monete d’oro.” In particolare, secondo gli inquirenti, un milione e mezzo sarebbe stato utilizzato per l’allevamento di cavalli da rodeo nei due ranch (il primo in località Pira a Castelveccana, il secondo negli Usa).
Dopo l’operazione della Gdf è arrivata una nota da parte del consiglio d’amministrazione di Aipa, in cui si sostiene che “non risultano episodi di appropriazione indebita ai danni di enti pubblici”. La risposta dell’Aipa è dura verso la magistratura e scrive: «Da quanto risulta il provvedimento della magistratura parrebbe essere stato adottato in assenza del minimo accertamento in proposito, tanto da non poter individuare un solo ente pubblico che sarebbe stato vittima di presunte indebite appropriazioni». Il consiglio d’amministrazione della società spiega le dinamiche economiche che dovrebbero garantire gli enti e si dice «fiducioso nell’operato della magistratura, nella convinzione che dopo le verifiche, saprà adottare provvedimenti che restituiscano dignità all’azienda e alle migliaia di dipendenti che vi lavorano».
Ecco il video che spiega l’operazione “Riscossioni Fantasma” della Guardia di Finanza di Lecco, dal canale Youtube “ResegoneOnLine“.