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Cattedrale carillon, duomo sfigurato da stendardi propagandistici

Creato il 25 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Il più importante museo di Cremona, cioè la cattedrale, è stato strapazzato e umiliato da un atto di propaganda che fa arrossire. Inutile pensare alle sale dai muri bianchi, spoglie, in cui pregano altri cristiani, cui va la nostra simpatia, protestanti eccetera. Gli scismi contro il potere del Vaticano sono stati tanti. Non pensiamoci, l’orgoglio cattolico non sa forse che altri sono più discreti.
Questo scherzo propagandistico, fatto di stendardi svolazzanti appesi al duomo come se non bastasse la bellezza del duomo stesso a parlare al cuore, fa arrossire. È l’uso propagandistico tipico del Medioevo che ritorna. allora era giustificato dall’analfabetismo, oggi dalla Chiesa che vuol farsi notare a tutti i costi. A qualcuno forse piacerà eccome. Spiace che su un patrimonio storico e artistico del valore di una cattedrale cattolica celebre come quella di Cremona si stendano pezzi di stoffa colorata che nulla dicono di nuovo. La Chiesa vuol far parlare ancora di sé, nel bene o nel male, vuol fare chiasso. È umiliante questo intento per una pur semplice sensibilità civile. Il bello va tutelato, una cattedrale millenaria non dovrebbe causare reazioni di irrisione come se ne leggono sui social network.
Mancano solo i cartelli pubblicitari e il quadro è completo. Una chiesa cattolica non in crisi per gli scandali sulla pedofilia sollevati in Italia dalla rete l’Abuso guidata da Francesco Zanardi e da altre associazioni e tante vittime in altri Paesi, non si comporterebbe così. E neanche se la moralità del Vaticano e del cattolicesimo militante non fosse chiacchierata per le esagerazioni nella lotta cattolica contro l’estensione dei diritti civili, oltre che per i problemi dello Ior.
Il vescovo Lafranconi dopo il diritto perdono della scomunica a tempo esteso a tutti i preti della diocesi concede, tramite altri titolari di cariche diocesani (Beni culturali della diocesi, ecc.) la trasformazione del duomo in teatrino, come fosse un gioco. Ad alcuni piace, per noi quest’abuso propagandistico del duomo è un pessimo segnale.

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