Magazine Cultura
Il sergente mette in scena un classico della letteratura italiana, Il sergente nella neve. Ricordi della ritirata di Russia, scritto da Mario Rigoni Stern ed edito da Einaudi nel 1953, il cui incipit è tra i più celebri della letteratura italiana: “Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso sul fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli sternuti e i colpi di tosse delle vedette russe, il suono delle erbe secche battute dal vento sulle rive del Don. Ho ancora negli occhi il quadrato di Cassiopea che mi stava sopra la testa tutte le notti e i pali di sostegno del bunker che mi stavano sopra la testa di giorno”.
La vicenda è quella vissuta dallo stesso autore nel corso della seconda guerra mondiale. Ed è la storia della disfatta dell’Armir, travolta dall’offensiva sovietica sul Don e costretta a ritirarsi rovinosamente e ad abbandonare nella steppa gelata mezzi militari e soldati destinati a morire o a subire l’amputazione degli arti congelati. L’inverno russo non perdona, soprattutto chi, per usare le stesse parole di Paolini, intende “giocare a calcio con un pallone da rugby”. D’altronde, l’impreparazione dell’esercito italiano è storicamente documentata: divise non adatte ai rigori siberiani, “scarpe di cartone”, fucili modello ’91 (dall’anno di produzione, il 1891).
La canzone interpretata da Paolini e dai Mercanti di Liquore (testo di La tradotta, da Filastrocche in cielo e in terra, di Gianni Rodari, e estratto del libro di Rigoni Stern) riassume il significato intimo della testimonianza dello scrittore di Asiago. L’ossessività del ritornello (“cavalli otto, uomini quaranta”) ricorda come la guerra sia, in definitiva, Risiko e fredda contabilità che non distingue tra uomini e bestie, se non per la capienza dei vagoni merci: otto, in caso di cavalli; quaranta, se “carne da cannone” come Giuanin, che ripete come un mantra, in forma interrogativa, la speranza (disattesa) di tornare a casa sano e salvo: “Sergentmagiù, ghe riverem a baita?”.
Il sergente nella neve è un libro sull’uomo. La guerra e i suoi orrori restano sullo sfondo, coro greco di una tragedia che resta universale e che, tuttavia, consente all’uomo di trovare dentro di sé la via del riscatto e della salvezza. Un messaggio di speranza, sublimato nell’episodio centrale del libro, l’incontro tra l’alpino e i soldati dell’Armata Rossa all’interno di un’isba, attorno a una pentola fumante, mentre fuori infuria la battaglia di Nikolajewka.
*Nel video, Paolini colloca l’episodio nel mese di febbraio, ma, in realtà, la battaglia di Nikolajewka è stata combattuta il 26 gennaio 1943.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Top Ten Tuesday 79
Buon martedì amici lettori. Anche se in ritardo, eccovi la mia personale "Top Ten". Siccome i temi di oggi e della settimana precedente sono già stati... Leggere il seguito
Da Bookland
CULTURA, LIBRI -
LA MADRE DEL PARTIGIANO | Video-singolo del nuovo album della Banda Popolare...
È uscito il video del nuovo singolo della BANDA POPOLARE DELL’EMILIA ROSSA da una poesia di Gianni Rodari, per il 70° della Liberazione VIDEO Un connubio... Leggere il seguito
Da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
“Mosca nei sottoboschi”, la testimonianza di A. Carayon
"Mosca nei sottoboschi", la testimonianza di A. Carayon Moscou dans les sous bois, Mosca nei sottoboschi che... Premio Campiello: i finalisti del 2015 Si è... Leggere il seguito
Da Annalina55
CULTURA, LIBRI -
“La sera” vista da Rilke e Cardarelli
Premio Campiello: i finalisti del 2015 Si è svolto questo fine settimana la 53 esima... Dio e mistero nell'universo di Chesterton Gilbert Keith Chesterton,... Leggere il seguito
Da Annalina55
CULTURA, LIBRI -
Faber in Sardegna e L’ultimo concerto di Fabrizio De André torna al cinema dal...
Faber in Sardegna e L’ultimo concerto di Fabrizio De André approdato, grazie a Microcinema Distribuzione, in circa 300 sale cinematografiche italiane, il 27 e 2... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Fantasy: il tempo immobile del regno dei Faerie
Premio Campiello: i finalisti del 2015 Si è svolto questo fine settimana la 53 esima... Dio e mistero nell'universo di Chesterton Gilbert Keith Chesterton,... Leggere il seguito
Da Annalina55
CULTURA, LIBRI