E’ tornato Santoro … E alla grande si direbbe … quasi tre milioni di spettatori … La 7 che, per una sera, diventa la terza rete nazionale …
A noi, più che fare considerazioni sulla trasmissione –numerose e facilmente reperibili in rete- , interessa riflettere un po’ sul logo scelto dal conduttore, a suo tempo già utilizzato anche per il sito on line di Servizio pubblico.
L’immagine rappresenta un grosso cane da guardia legato alla catena che sta ringhiando; nel campo, sulla sinistra, è la scritta cave canem. Si tratta della riproduzione moderna, poco variata,

Il Satyricon (29,1-2) ricorda, in merito, un gustoso episodio. Petronio porta Encolpio e i compagni nella domus del ricchissimo liberto Trimalcione. Anche questa abitazione, strabiliante, è adorna di pitture murarie. Una di esse, per chi entra sulla sinistra, vicino alla guardiola del portiere, rappresenta un gigantesco cane da guardia, legato alla catena (“canis ingens, catena vinctus, in pariete erat pictus, superque quadrata littera scriptum “cave canem”). Come evidente si trattava di un affresco alla parete, non di un mosaico, ma dalla vivida descrizione di Petronio, si desume che questa immagine fosse del tutto analoga a quella della Casa del Poeta Tragico.
Tanto è il realismo che il povero Encolpio, già a bocca aperta per tutte le meraviglie della strabiliante domus di Trimalcione, lo prende per vero ed atterrito cade a terra rischiando di spezzarsi l’osso del collo. Che cosa vuol rappresentare il cane del logo di Servizio Pubblico? Si vuole intendere che la trasmissione fa da cane da guardia a proteggere l’informazione? Probabile. Ma nell’antica Roma, solo l’ingenuità e la dabbenaggine di Encolpio potevano prendere per buono quel cane o cani simili al punto da spaventarsi tra le crasse risate degli amici….(” Et collegae quidem mei riserunt”…)
Elle



