La mia intolleranza al fumo passivo, sia di sigaretta che di fuoco, mi ha resa nuovamente afona, stavolta però un po' me la sono andata a cercare, come potevo evitare il fumo passivo restando in coda prima dell'ingresso al concerto dei Dream Theater? Circondata da fumatori accaniti e senza via di fuga sapevo che sarebbe finita così, ma ne è valsa la pena. E' un po' meno divertente quando mi tocca respirare anche il fumo dei fuochi che accendono qui intorno per eliminare residui dei giardini e foglie secche. Oddio, secche mica tanto con tutto quello che è piovuto, e infatti fanno un gran fumo.
Help!!, che dite, le maschere antigas potrebbero funzionare? Sono un po' ingombranti e poi dove ne trovo una vera? Vediamo se trovo qualche aiuto in dispensa per combattere gli effetti nocivi provocati da tutto questo fumo.
Ho trovato un bel cavolo e così fu che al grido di 'evviva gli antiossidanti' le forchette affondarono nel gratin.
Il cavolfiore violetto, che ha un bel colore vivace e lilla scuro da crudo, dopo la cottura diventa quasi blu, prova del suo contenuto in antociani. Sostanze estremamente utili a contrastare gli effetti dannosi dell'invecchiamento, aiutano a prevenire patologie infiammatorie, cardiovascolari, cancerogene, e combattono i radicali liberi che respiriamo e ingeriamo.
Una volta cotto a vapore, diviso a cimette e posto in pirofile, individuali o unica, l'ho ricoperto di una ricca salsa, nè besciamella nè fonduta, o le due assieme, se preferite.
La base è una besciamella arricchita da tuorlo d'uovo e formaggi, un goccio di panna e profumata da pepe e noce moscata.
Sormontato da un uovo poché (affogato) è un perfetto piatto unico vegetariano, ricco di sapore, saziante, completo.
Dosi per 4
-ricetta-
800 g cavolfiore violetto
300 ml latte
50 ml panna
50 g fontina
50 g formaggio grattugiato
30 g burro
25 g farina
4 uova
1 tuorlo
noce moscata
sale, pepe
Imburro le pirofiline individuali, distribuisco tra loro le cimette di cavolfiore, cospargo un pochino di formaggio e ricopro con la salsa.
Mentre il gratin è in forno preparo le uova affogate, versandone uno alla volta, sgusciato, in acqua a leggero bollore, leggermente salata e addizionata di un cucchiaio di aceto. Lo rigiro con una schiumarola molto delicatamente in modo che si rivesta uniformemente di albume e dopo massimo 3' lo scolo su un piatto.
Prima di portare in tavola le pirofile calde sistemo un uovo al centro del gratin e servo.