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CBGB: there's a party in my mind

Creato il 21 maggio 2012 da Restoinascolto
Una breve parentesi (un pre-post) che lancio così, perchè scrivendo a proposito di CBGB mi è tornata alla mente un vecchia pippa che ogni tanto mi faccio quando ascolto le canzoni del periodo anni '70 dei Talking Heads, ovvero: Remain in Light, si sa, è il capolavoro delle Teste Parlanti, per tutti i motivi che conosciamo. Ma Fear of Music, personalmente, lo preferisco (se ce la fate ad aspettare ancora un attimo per la crocifissione...); e questo perchè (per sua fortuna) gli manca la monumentalità che c'è in Remain in Light, troppo perfetto per i miei gusti; non una nota fuori posto. Fear of Music, invece, lo trovo molto più sfaccettato e malato/schizofrenico con la sola panacea guaritrice di Heaven.   Drugs, Life During Wartime, l'iniziale I Zimbra, Electric Guitar, Air , come dire, mi sembrano canzoni partorite più dalla pancia di Byrne che dalla testa di Eno, dando paternità certa ai suoni, nonostante, anche in Fear of Music ci fosse già lo zampino (non troppo invadente) di Brian Eno.
Bene. Dopo la breve pippa a cura di questo misero adulatore di Byrne & soci, sono pronto per la fustigazione. Astenersi perditempo o fan di Gigi D'Alessio, prego. Oppure, se volete, potete fare skip e andate avanti sul post riguardante il CBGB.
CBGB: there's a party in my mind
Ma l'argomento per il quale è nato questo post è l'operazione Lazzaro per resuscitare il locale (forse più famoso di New York), ovvero il CBGB. E pensare che il sig. Hilly Kristal lo battezzò nel 1973 per dare voce e strumenti al Country, BlueGrass e Blues. Ma quelli erano i giorni in cui il punk e la new wave avevano già sfondato la porta del rock e della ribellione, e questo, il lungimirante Kristal lo capì subito, lasciando il proscenio a gentaglia del calibro dei Ramones, Misfits, Television, the Patti Smith Group, Mink DeVille, The Dead Boys, The Dictators, The Fleshtones, The Voidoids, The Cramps, Blondie, The Shirts e Talking Heads (in rigoroso copia e incolla dal sito ufficiale); questo nei seventies. Mentre negli anni '80 il palcoscenico del CBGB fu il crocevia di band hardcore-punk quali U.S. Chaos, Agnostic Front, Murphy's Law, Cro-Mags, Warzone, Gorilla Biscuits, Sick of It All, e Youth of Today.  La storia recente racconta della chiusura del CBGB nel 2006 a causa dei debiti (e/o anche perché hanno buttato via lo stampo degli anni ’70) e della morte del fondatore Kristal l’anno dopo. Fino ad arrivare all’annuncio di questi giorni della riapertura estiva del locale, ma solo per quattro serate, grazie ad un gruppo di investitori (???) che ne hanno acquistato, esclusivamente, il nome/marchio CBGB.  I nuovi proprietari hanno dichiarato che la finalità di questa operazione (e figuratevi se non si buttavano a terra per non cadere), non è di tipo economico, ma esclusivamente dettata, dalla voglia di creare un nuovo spazio per fare esibire le nuove leve artistiche (ma davvero a New York hanno chiuso tutti gli altri locali?). Il nome CBGB, dunque, verrà usato per promuovere una serie di concerti per tutta l’estate che dovrebbe concludersi, se ci saranno le condizioni, con l’apertura di nuovo locale con la vecchia insegna.  Questa, la fredda cronaca (come diceva Frengo e Stop). Questi, invece, i nomi di alcuni degli artisti che faranno parteciperanno ai concerti estivi: Guided by Voices, the Pains of Being Pure at Heart, Cloud Nothings, Cro-Mags, Vision of Disorder.  Paragoni improponibili, ma tant’è. Cacciamo via i brutti pensieri (e gli insulti) con una bella compilation evergreen.


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