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Cefalonia: Alfred Stork all’ergastolo

Creato il 20 ottobre 2013 da Rodolfo Monacelli @CorrettaInforma

Condannato l’ex militare tedesco che partecipò all’infame eccidio di Cefalonia nel 1943

Cefalonia Cefalonia: Alfred Stork allergastolo

Il Tribunale militare di Roma ha condannato all’ergastolo l’ex nazista tedesco Alfred Stork, oggi novantenne, che partecipò nel Settembre del 1943 alla fucilazione di almeno 117 ufficiali italiani. I nostri soldati italiani appartenevano alla divisione Acqui, parte di loro fu sterminata nei pressi di Casetta Rossa da due plotoni nazisti, in cui era presente Stork che contribuì dunque alla fucilazione. Il Tribunale, oltre a condannarlo per l’ergastolo, ha anche stabilito un risarcimento alle parti offese, da stabilirsi poi in sede civile.

Stork si è difeso, insieme al suo legale, chiedendo sempre l’assoluzione, sia per la mancanza di prove contro di lui, sia per il fatto di esser stato costretto a eseguire gli ordini superioriStork si era tradito in passato, quando durante un’inchiesta tedesca confessò di aver partecipato, di essere attivo a quella tragica fucilazione. Una confessione che a nulla valse in Italia, perché fu espressa in mancanza del suo legale difensore, e Stork si rifiutò di ripeterla per evitare la condanna che alla fine la Giustizia ha ottenuto oggi.

badoglio Cefalonia: Alfred Stork allergastolo
Cefalonia è la maggiore delle isole Ionie greche, occupate dagli eserciti italiani e tedeschi durante la Campagna di Grecia iniziata a fine Ottobre del 1940. La tragedia avvenne in quello sciagurato 1943, quando in Italia gli errori strategici militari e i calcoli errati di una guerra lampo, ridussero il paese alla fame e allo scontento. Con l’esercito alle corde su ogni fronte, Benito Mussolini fu arrestato e tradito dai suoi, il governo del Paese passò in mano a Pietro Badoglio, già pessimo stratega sedici anni prima a CaporettoBadoglio calmò gli anglo-americani firmando l’armistizio con essi, rompendo l’alleanza con la Germania di Adolf Hitler, i tedeschi risvegliarono il loro odio nei confronti del recidivo tradimento italiano, già avvenuto durante la Grande Guerra.

8 Settembre 1943, siamo a Cefalonia, i tedeschi chiedono il disarmo alla nostra divisione Acqui, comandata da Gandin, nell’incertezza e l’abbandono, combatterono fino alla resa incondizionata, perirono in battaglia oltre tremila soldati. I superstiti, oltre cinquemila, tra il 14 e il 22 Settembre, furono una parte giustiziati e i restanti messi su navi spedite verso i campi di prigionia, che però una volta in mare, furono silurate o fatte esplodere sulle mine.

Oggi si chiude un’altra pagina per gli ex SS, dopo la morte di Erich Priebke qualche giorno fa, termina anche la libertà di Alfred Stork.


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